Il giurista
Dossieraggio, Sabino Cassese: "Colpisce il legame triangolare"
"Quali sono i dati a cui presumiamo avesse accesso qualcuno dall'interno? Sono ben quattro banche dati, parliamo dell'accesso a un complesso di informazioni molto importanti": Sabino Cassese, in collegamento con Tiziana Panella a Tagadà su La7, ha commentato così l'inchiesta su una presunta attività di dossieraggio ai danni di numerosi personaggi politici e non solo. "Colpisce la permeabilità di tutto questo - ha proseguito il giurista -. E colpisce anche il legame triangolare tra chi gestisce banche dati, politica e media. Il fatto cioè che alcuni di questi dati siano stati veicolati a giornali e che via sia un'intersecazione tra politica e dominio delle informazioni, tale per cui si è cominciato a dire quel magistrato è di quel colore, quell'altro magistrato è di un altro colore e così via".
Ma non è tutto. A preoccupare Cassese, come riferito da lui stesso, è anche "la legislazione. Siamo proprio sicuri che ci sia ancora bisogno di una struttura così complessa e di una legislazione che interferisce nel rapporto tra procure e antimafia? La commissione antimafia ha bisogno di tutti quei dati?". Secondo il costituzionalista, infatti, "chi dispone complessivamente di tutte le fonti di informazione finisce per avere una disponibilità di dati eccessiva. Bisogna rimettere le mani nella legislazione dell'antimafia, accertare la necessità di una permanenza di questa legislazione, accertare se la struttura deve ancora rimanere vita e se non bastano gli strumenti ordinari".
Qui l'intervento di Cassese a Tagadà
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