Fine corsa?
Delmastro, Gratteri inchioda Formigli: il documento che smonta le accuse
"Quelle carte non erano segrete": a dirlo Nicola Gratteri nello studio di Corrado Formigli a Piazzapulita su La7, come riporta il Giornale. Il riferimento è ai documenti pervenuti al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro sugli incontri in carcere tra l'anarchico Alfredo Cospito, al 41bis, e due deputati del Pd, riferiti poi da Delmastro al compagno di partito Giovanni Donzelli. Nonostante questo, però, Delmastro è stato rinviato a giudizio, contro il parere della Procura.
Quanto affermato da Gratteri troverebbe riscontro in un documento firmato dal magistrato Giovanni Russo, procuratore aggiunto alla procura nazionale antimafia e oggi capo del Dap, il dipartimento delle carceri. Quest'ultimo, come riporta il Giornale, lo scorso giugno avrebbe scritto al difensore di Delmastro, Giuseppe Valentino: "L’apposizione della clausola di 'limitata divulgazione' alla documentazione aveva la finalità di contrassegnare detta documentazione come materiale non destinato alla diffusione pubblica e indiscriminata ma utilizzabile - in tutti i suoi contenuti - per l’esercizio delle prerogative costituzionali di chi ne venisse a conoscenza".
Russo, poi, avrebbe proseguito: "Nessuna preclusione ne poteva derivare in capo al sottosegretario sul piano della condivisione con soggetti terzi, individuati dal sottosegretario quali interlocutori idonei a contribuire alla formulazione di valutazioni". E ancora: "Le informazioni ben potevano essere oggetto di comunicazione ed interlocuzione con soggetti istituzionali". Soggetti tra cui il magistrato avrebbe citato espressamente le "commissioni parlamentari".