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Beppe Grillo aggredisce il giornalista? Assolto, "tenuità del fatto"

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È stato assolto Beppe Grillo, il fondatore del Movimento 5 Stelle, coinvolto in un processo a Livorno che lo vedeva imputato per violenza privata e lesioni ai danni del giornalista Francesco Selvi. Il legale di quest'ultimo, Gian Claudio Emeri, ha spiegato che il giudice, pur accertando la sussistenza dei fatti, ha assolto il politico sulla base dell'articolo 131 bis Cpp, che esclude la punibilità per particolare tenuità del fatto.

L'episodio che ha portato al processo risale al 7 settembre 2020 ed è avvenuto sulla spiaggia di Marina di Bibbona, in provincia di Livorno: secondo l'accusa, Selvi stava cercando di intervistare Grillo per Dritto e Rovescio, il talk di Rete 4, quando il comico genovese gli strappò di mano il cellulare e lo spinse procurandogli un trauma distorsivo al ginocchio.

 

 

 

Al processo è stato lo stesso pm a chiedere l'assoluzione per la particolare tenuità del fatto. "La pronuncia non ci soddisfa - ha commentato Emeri - in quanto riteniamo che il fatto fosse non tenue ma meritevole di una condanna. Siamo però soddisfatti perché il fatto di violenza privata è stato ritenuto sussistente". Insoddisfatta anche l'Associazione stampa toscana: "Pur con il dovuto rispetto per la sentenza - si legge in una nota - lascia perplessi l'assoluzione per particolare tenuità del fatto: compiere atti violenti nei confronti di un giornalista che sta svolgendo il proprio lavoro non può essere ritenuto fatto lieve. Anche perché quell'atto colpisce non solo una persona, ma l'interesse pubblico a sapere. Leggeremo con attenzione le motivazioni e valuteremo le prossime azioni".

 

 

 

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