Sotto accusa
Ciro Grillo a processo per stupro, Bongiorno: "Udienza drammatica", cosa è successo in aula
Per la prima volta dall’inizio del processo, cominciato circa un anno fa, si è presentata questa mattina 22 settembre in tribunale a Tempio Pausania la studentessa italo-norvegese che accusa di violenza sessuale di gruppo Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S, Beppe Grillo, e tre suoi amici genovesi Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. Accompagnata dal suo avvocato, Giulia Bongiorno, presente in aula assieme al collega Dario Romano, Silvia (il nome è di fantasia) non ha potuto, però, assistere alla deposizione dell'amica Roberta, parte offesa nel procedimento: tre degli imputati (Grillo, Capitta e Lauria, ma non Corsiglia) sono accusati di averle scattato foto oscene mentre dormiva nella casa di Porto Cervo dove si sarebbero consumate le violenze, nella notte fra il 16 e 17 luglio 2019.
I legali dei quattro ragazzi si sono infatti opposti alla presenza in aula di Silvia, che quindi è stata fatta allontanare. Se la difesa avesse acconsentito, la giovane avrebbe potuto presenziare all’udienza, la dodicesime dall’inizio del processo. Silvia sarà comunque sentita in una delle prossime udienze.
Roberta ha ripercorso quella serata e avrebbe fatto un resoconto "preciso e puntuale". La giovane, che quella sera era in compagnia della sua amica italo norvegese, è difesa dagli avvocati Vinicio Nardo e Fiammetta Di Stefano. Roberta, che oggi ha 23 anni, ad un certo punto, mentre ricostruiva quanto accaduto, è scoppiata in lacrime: "La mia vita è sconvolta", ha ripetuto a lungo. Poi il presidente Marco Contu ha sospeso per venti minuti l’udienza.
Fuori dall’aula, la Bongiorno, ha commentato: "È stata una udienza a tratti drammatica, perché per la prima volta abbiamo avuto la ricostruzione, dalla viva voce di una delle protagoniste di quello che è accaduto. Drammatica perché per la prima volta il Tribunale ha potuto vedere e non solo leggere sui giornali, il dolore e la sofferenza delle ragazze. Oggi non è stata ascoltata la mia assistita, ma di fatto il testimone chiave è proprio questa ragazza, che è stata particolarmente efficace e lucida. E ora ha dovuto interrompere perché ha parlato del suo sconvolgimento di vita". E ha concluso: "Ha messo una pietra angolare direi sulla ricostruzione della vicenda".