Senza nascondersi

Vittorio Feltri contro la magistratura: "Io delle loro putt*** ho il taccuino pieno"

"Io di putta**te fatte dalla magistratura ho il taccuino pieno": Vittorio Feltri lo dice in un'intervista a Mowmag parlando dei casi giudiziari esplosi negli ultimi giorni: prima Santanchè, poi Delmastro e infine il figlio di La Russa. Secondo il fondatore di Libero non si tratterebbe di una semplice coincidenza: "Mi sembra ovvio che ce l'abbiano con la destra, in quanto al comando. E siccome non riescono a fare un'opposizione accettabile, utilizzano gli amici della magistratura per andare in cu*o al governo. Nella giustizia è sempre stato pieno di anomalie, partendo dal caso di Enzo Tortora che ho seguito io quarant'anni fa fino ad ora, per cui non mi stupisco più di niente".

 

 

 

Sulla notizia della ministra del Turismo indagata, riportata dal quotidiano Domani, Feltri spiega: "Io sono amico della Santanchè e so anche che è una persona perbene, però è normale che un giornale che riesce ad avere una notizia riservata, di cui peraltro ha la certezza, la scriva e questo succede da sempre. Ma se vogliamo che non succeda più, è il caso di fare una legge per cui i giornali non possono pubblicare certi atti giudiziari finché non sono giunti al diretto interessato".

 

 

 

Il fondatore di Libero aggiunge, poi, di avere dei dubbi su molti casi giudiziari. Uno di questi riguarda Massimo Bossetti: "Sono convinto che sia innocente", dice Feltri. Che poi va avanti con altri esempi: "Sono convinto che la condanna che hanno inflitto al ragazzo che dicono abbia ammazzato la fidanzata (Stasi) non sia plausibile, perché è stato assolto in primo grado, poi in secondo grado e poi la Cassazione lo condanna a 16 anni, ma siamo impazziti? Allora i magistrati precedenti erano deficienti?".