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Vauro, insulti a Bignami e FdI? Il vignettista alla sbarra: cosa rischia
La giustizia fa il suo corso: il tribunale penale di Roma ha disposto l'imputazione coatta per Vauro Senesi. Il motivo? Gli insulti a Galeazzo Bignami. L'esponente di Fratelli d'Italia è stato più volte preso di mira dal vignettista, tanto da costringerlo a passare alle querele. Risultato? Con un'ordinanza il giudice ha disposto che la procura, che aveva chiesto l'archiviazione, chieda invece per gli indagati il rinvio a giudizio. Quanto basta a far esultare Bignami, che su Twitter scrive: "Imputazione coatta per Vauro, la giustizia farà il suo corso. Insulti come quelli pronunciati dal vignettista non possono rimanere impuniti".
Tra le varie offese di Vauro a Bignami si ricorda la sparata a Dritto e Rovescio. Nello studio di Paolo Del Debbio il vignettista ha attaccato il "nemico" per un'iniziativa intrapresa a Bologna, quando ha denunciato la peculiare presenza di una massiccia percentuale di cognomi stranieri nei citofoni degli appartamenti popolati di una zona del capoluogo. "Quel comportamento lì è da fascisti", ha detto Vauro scatenando la replica di Giuseppe Cruciani.
Il conduttore radiofonico ha subito risposto per le rime: "Evocare però il fascismo, come Vauro e tanti altri, è offensivo nei confronti di chi ha vissuto il Fascismo sulla propria pelle. Perché il fascismo è un'altra cosa". Ma Vauro ha rincarato la dose: "Non sarà da fascisti, ma è da str***i! Cruciani, io stasera mi sento buono, anzi buonista: non chiamiamolo Fascismo, ma allora li vogliamo chiamare ‘pezzi di merda? 'Questi due signori non sono fascisti, ma due pezzi di m**a". E ora ecco che arriva l'imputazione coatta.