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Matteo Messina Denaro arrestato, la diretta: "Protetto dall'alto", il sospetto
Il superboss Matteo Messina Denaro è stato arrestato: una giornata storica nella lotta dello Stato contro la Mafia. Il 60enne capomafia era latitante da 30 anni ed è finito in manette in una clinica di Palermo dove si era recato per delle terapie. Una data altamente simbolica: il 15 gennaio di 30 anni fa era stato arrestato Totò Riina, l'ultimo Capo dei capi di cui Messina Denaro è considerato l'erede.
Ore 20.02 Nino Di Matteo: "Protetto dall'alto"
Il magistrato Nino Di Matteo è intervenuto a Sky Tg24: “Matteo Messina Denaro è stato catturato a Palermo, in pieno centro, e non possiamo quindi dimenticare il fatto che è stato latitante per 30 anni. Oggi tutti parlando di grande vittoria dello Stato, ma io credo che la grande vittoria dello Stato si avrà, veramente, quando si farà luce su due aspetti della storia criminale di Matteo Messina Denaro: il primo aspetto è quello delle sue conoscenze in merito ai moventi e i possibili ulteriori mandanti delle stragi del ’92 e del ’93, di cui è stato protagonista; il secondo aspetto è quello relativo a una latitanza di 30 anni che è stata troppo lunga per poter essere una latitanza normale. Sicuramente sarà stata, almeno in certi frangenti e da certi ambienti, protetta dall’alto”.
Ore 17.55 La conferenza: "La scena dell'arresto"
La pista giusta era battuta da tempo, ma la certezza che si trattasse di Matteo Messina Denaro è arrivata tre giorni fa. I carabinieri del Gis erano già alla clinica Maddalena dove il boss mafioso si sottoponeva alla chemioterapia da un anno. Messina Denaro è affetto da una forma tumorale aggressiva che attacca il colon. Il boss era all'ingresso della clinica, quando a un certo punto un carabiniere si è avvicinato e gli ha chiesto il suo nome: "Mi chiamo Matteo Messina Denaro", ha risposto.
Ore 17.37 La conferenza: "Indossava beni di lusso"
Paolo Guido, procuratore aggiunto di Palermo, ha rivelato che Matteo Messina Denaro indossava beni di lusso. "Non abbiamo trovato un uomo distrutto - ha dichiarato - in apparente buona salute, ben curato. In linea con un uomo di 60 anni di buone condizioni economiche. Non poteva affidarsi a personaggi lontani dal contesto territoriale ma su questo stiamo procedendo ad approfondimenti investigativi”.
Ore 16.58 Il cugino festeggia l'arresto
Giuseppe Cimarosa è il cugino di Matteo Messina Denaro. Dopo aver preso le distanze da anni dal boss mafioso, Cimarosa ha esultato per l'arresto: "Questo è un giorno di gioia per me e la mi famiglia. Piango di felicità e di orgoglio. Il mio primo pensiero va a mio padre e a tutte le vittime che sono morte a causa di questo criminale e alle loro famiglie. Tutti i siciliani e, ancor di più, a tutti i castelvetranesi onesti ma anche quelli meno onesti che oggi posso davvero ritenersi liberi da un ombra che li ha tenuti sempre nel buio. Grazie Stato!".
Ore 16.07 L'ex procuratore di Palermo: "Il fantasma si è materializzato"
L'ex procuratore di Palermo Gian Carlo Caselli ha rilasciato alcune dichiarazioni sull'arresto di Matteo Messina Denaro: "Infinitamente grazie a carabinieri e magistrati di Palermo che hanno fatto questo enorme regalo all’antimafia in generale e alla democrazia del nostro Paese. Latitante da trent’anni significa che per 30 anni la polizia giudiziaria in tutte le sue articolazioni e i magistrati ci hanno messo la loro professionalità, intelligenza, pazienza, tenacia, cocciutaggine, correndo dietro a questo fantasma che alla fine si è materializzato".
Ore 15.35 Maurizio De Lucia: "È un successo dello Stato"
«La mafia non è finita. Non finisce perchè si cattura una persona per quanto importante sia. È un successo dello Stato, ma lo stato deve essere consapevole, che la lotta è ancora lunga e non finisce qui». Lo ha detto ad AGI il procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia, che ha coordinato le indagini della cattura di Matteo Messina Denaro, latitante da trent’anni. Oggi al palazzo di Giustizia si è recata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per complimentarsi con i magistrati e gli investigatori. «La presenza del capo del governo qui è stato un segnale importante», ha aggiunto il capo della procura del capoluogo siciliano. Di certo, ha proseguito De Lucia, la cattura di Messina Denaro «significa che lo Stato salda il suo debito verso le vittime della mafia del trentennio scorso, catturando l’ultimo dei grandi latitanti. Ma l’attenzione non può essere abbassata», ha sottolineato ancora.
Ore 14.27 Giorgia Meloni: "Cosa diremo ai nostri figli"
«Mi piace immaginare che questo possa essere il giorno nel quale viene celebrato il lavoro di queste donne e questi uomini, ed è una proposta che farò. È un giorno di festa per noi che possiamo dire ai nostri figli che la mafia si può battere. Non abbiamo sconfitto la mafia ma questa battaglia era una battaglia fondamentale da vincere ed è un colpo duro per la criminalità organizzata». Lo ha detto Giorgia Meloni prima di lasciare la Procura di Palermo.
Ore 14.07 Giorgia Meloni: "Agli investigatori, l'Italia è firea di voi"
"Al procuratore di Palermo e agli investigatori ho detto che l’Italia è fiera di loro e che sappiamo che questo grande risultato lo dobbiamo a loro e al lavoro quotidiano di grande dedizione che hanno condotto". A dirlo è stata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rivelando alcuni particolari dell’incontro con il capo della procura di Palermo, Maurizio De Lucia, nel giorno dell’arresto di Matteo Messina Denaro.
Ore 13.30 Nordio: chiusa una stagione drammatica
"Oggi con l’arresto di Matteo Messina Denaro si chiude davvero una delle più drammatiche stagioni della storia della Repubblica. Con la cattura dell’ultimo super latitante, si rinnova altresì l’impegno quotidiano nella lotta ad ogni mafia e ad ogni forma di criminalità. Ho voluto subito congratularmi al telefono con il Procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia, con il Comandante dei carabinieri Gen. Teo Luzi e con il collega Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi per questo risultato che è il compimento del lungo e prezioso impegno di tanti magistrati e tanti agenti delle forze dell’ordine: con loro è proseguito il lavoro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di tutti i servitori dello Stato, che hanno pagato anche con la vita la difesa dei valori democratici". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, commenta la notizia della cattura del super boss di mafia Matteo Messina Denaro.
Ore 13.02 I carabinieri da 3 giorni sulle tracce di Messina Denaro
Secondo alcune indiscrezioni le forze dell'ordine che questa mattina hanno arrestato il boss dei boss, da circa tre giorni erano sulle tracce di Matteo Messina Denaro.
Ore 12.00: Le prime parole di Messina Denaro
"Sì, sono Matteo Messina Denaro". Sono state queste le prime parole del boss della mafia quando si è trovato di fronte agli agenti del Ros che, entrati nella clinica di Palermo a botta sicura, davanti ai cancelli fuori al bar gli hanno chiesto: "Chi sei?".
Ore 11.34: Meloni vola a Palermo
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni volerà a Palermo già questa mattina, a quanto si apprende, per incontrare il procuratore distrettuale di Palermo, Maurizio de Lucia, i magistrati che hanno coordinato le indagini e i carabinieri del Ros che hanno compiuto l'arresto di Matteo Messina Denaro.
Ore 11.13: Messina Denaro ha cercato la fuga
Il boss Matteo Messina Denaro "si sarebbe accorto di qualcosa di strano" e per questo sarebbe uscito dalla clinica Maddalena di Palermo, a poca distanza da casa sua, tentando la fuga. Vicino a un bar, fuori dalla struttura sanitaria, è avvenuto l'arresto da parte degli agenti di Ros e Gis. Il superboss della mafia, latitante da 30 anni, non ha opposto resistenza. Si era recato in clinica per un controllo nel reparto di oncologia. Era già stato operato per un tumore al colon.
Ore 10.54: "Cerchiamo una persona", il blitz
"Stiamo cercando una persona, state tranquilli". Il blitz dei carabinieri del Ros, del Gis e del comando provinciale di Palermo nella clinica Maddalena è avvenuto intorno alle 9. Oltre 100 gli uomini coinvolti nell'arresto del boss Messina Denaro, che doveva effettuare dei controlli nel reparto di oncologia. Agenti in tenuta anti-sommossa sono entrati nella clinica ma le operazioni sono avvenute quasi sottotraccia: "Stiamo cercando una persona, state tranquilli", hanno rassicurato i medici e il personale sanitario. Fuori, tutta l'area del quartiere San Lorenzo è stata sigillata con carabinieri a ogni uscita della struttura.
Ore 10.45: Registrato con un altro nome
Messina Denaro si sarebbe registrato alla clinica Maddalena di Palermo con un nome finto, "Andrea Bonafede".
Ore 10.20: Mattarella si congratula con Arma e Viminale
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato questa mattina al Ministro dell'Interno e al Comandante dell'Arma dei Carabinieri per esprimere le sue congratulazioni per l'arresto di Messina Denaro, realizzato in stretto raccordo con la magistratura.
Ore 10.19: Schifani, "Grande giorno per Sicilia e Italia"
"Oggi è un grande giorno per la Sicilia e per l'Italia intera, l'arresto di Matteo Messina Denaro è un colpo durissimo inflitto alla mafia. Tutti devono sapere che in questa Terra non ci possono essere spazi né di illegalità né d'impunità". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani in merito all'arresto del presunto capo di cosa nostra avvenuto questa mattina."Esprimo a nome mio e della giunta - aggiunge il governatore siciliano - un sincero ringraziamento alle forze dell'ordine e alla magistratura . È la conferma che lo Stato c'è e che prima o poi tutti i mafiosi vengono assicurati alla giustizia. Oggi tutti i siciliani onesti devono festeggiare, da domani sarà opportuna una riflessione per capire come sia stato possibile che uno dei mafiosi più pericolosi sia rimasto in circolazione per più di trent'anni", conclude Schifani.
Ore 10.10: la foto di Messina Denaro oggi
A Sky e sui social viene pubblicata la foto di Messina Denaro oggi, a 60 anni, nell'auto dei carabinieri che l'hanno appena arrestato. Il boss era nella Clinica Maddalena di Palermo, nel reparto di oncologia, e non avrebbe opposto alcuna residenza. Gli inquirenti parlano di un blitz perfetto, "senza sbavature". Di Messina Denaro erano disponibili pochissime foto, tutte risalenti alla sua gioventù. Si era dato alla latitanza nel 1993, a 30 anni.
Ore 9.54: Meloni, "vittoria dello Stato
"Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia", così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni commenta la notizia dell'arresto di Matteo Messina Denaro. "All'indomani dell'anniversario dell'arresto di Totò Riina- aggiunge Meloni- un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia. I miei più vivi ringraziamenti, assieme a quelli di tutto il governo, vanno alle forze di polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell'esponente più significativo della criminalità mafiosa". "Il governo - prosegue - assicura che la lotta alla criminalità mafiosa proseguirà senza tregua, come dimostra il fatto che il primo provvedimento di questo esecutivo - la difesa del carcere ostativo - ha riguardato proprio questa materia".
Ore 9.49: Salvini, "Eroi in divisa"
"Dopo trent'anni di latitanza è finito in manette il superboss Matteo Messina Denaro. È con profonda emozione che ringrazio le donne e gli uomini dello Stato che non hanno mai mollato, confermando la regola che prima o poi anche i più grandi criminali in fuga vengono braccati e assicurati alla Giustizia. È una bella giornata per l'Italia e che serve da ammonimento per i mafiosi: le istituzioni e i nostri eroi in divisa non mollano mai". Lo dice il vicepremier e ministro Matteo Salvini.
Ore 9.41: Guido Crosetto, "complimenti!"
"Arrestato Matteo Messina Denaro! Complimenti alle forze dell'ordine, alla magistratura, alle migliaia di persone che ogni giorno, in silenzio, lavorano per difendere la giustizia. Grazie ai ROS ed ai magistrati per il loro lavoro!". Così il ministro dela Difesa, Guido Crosetto su Twitter.
Ore 9.28: Messina Denaro arrestato in una clinica a Palermo
Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è stato arrestato mentre era in day hospital alla clinica Maddalena di Palermo.