Dal seggio milanese
Silvio Berlusconi, "ho visto i sondaggi". La bomba politica a urne aperte
"Potevamo fare un passo in avanti con questi referendum, ma ho visto i sondaggi e dicono che arriveremo al 30%". Silvio Berlusconi, all'uscita del seggio milanese dove ha votato per i quesiti referendari sulla giustizia (in molti comuni italiani si vota anche per le amministrative), non nasconde la propria delusione. Secondo le proiezioni di Lab2101, infatti, a fronte di una affluenza intorno al 6% alle 12, alle 23 di domenica sera si arriverà al massimo al 30%, rendendo impossibile il raggiungimento del quorum del 50% più uno degli aventi diritto e annullando, di fatto, l'esito dei 5 referendum abrogativi. "Questo lo sapevano coloro che ci hanno detto di votare in un giorno solo, perché mai si è raggiunto il 50% in un giorno di voto. Questo sarà un ulteriore passo in avanti che non facciamo e resteremo nella situazione attuale", è lo sfogo del leader di Forza Italia, che ha parlato senza mezzi termini degli italiani come di un "popolo di masochisti".
"Dopo il 12 giugno riprenderò le presenze in tv e raggiungeremo il 20% - ha quindi assicurato Berlusconi -. Mi hanno lasciato fuori dalla politica. Forza Italia ha perso il suo leader, in tutte le sue manifestazioni esterne, e quindi è andata giù con i numeri. Passati finalmente sei anni sono arrivate le elezioni per l’Europa, mi sono presentato e ho raccolto un mare di voti: secondo in Italia solo a Salvini. In Europa ho fatto un gran lavoro. In questi ultimi tempi no, perché mi sono interessato di più delle cose italiane, ma senza apparire, sono apparso solo in due occasioni, a Roma e a Napoli. Adesso invece, dopo il 12 giugno, riprenderò il lavoro di presenze in manifestazioni e anche di presenze in tv".
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In una giornata che mescola politica e giustizia, il Cav non si è trattenuto ed è partito all'attacco dei magistrati per gli arresti a Palermo: "I soliti attacchi contro di noi - ha detto -. Questa è sempre la storia della giustizia politicizzata che non è morta". "Se io fossi stato eletto presidente della Repubblica - ha poi aggiunto riguardo alla guerra in Ucraina - avrei potuto andare da Putin e ripetere quello che ho fatto nel 2008. Sono stato al telefono una settimana e sono riuscito a fermare l'invasione in Georgia", ha detto.