Avanti tutti

Open Arms, Annalisa Chirico: "Chi entra in Italia lo decidono i trafficanti e Richard Gere?"

"Ma è una roba seria?". La domanda di Matteo Salvini sul processo Open Arms, dopo che il Tribunale di Palermo ha accolto tra i testimoni anche Richard Gere, è raccolta da Annalisa Chirico che in poche righe riassume la situazione decisamente surreale della giustizia (e della politica) italiana. 

 

 

 



"Che una star di Hollywood debba venire a Palermo per 'testimoniare' sugli sbarchi illegali in Sicilia (che ne sa Richard Gere?!) rende il processo Open Arms una farsa e l'Italia un unicum mondiale. Chi entra in ITA lo decide il governo o i trafficanti? Il governo o gli attori?". Un pensiero condiviso su Twitter, come ovvio, dallo stesso leader della Lega. 

 

 

 

 

 

 

 


Sabato l'ex ministro degli Interni era in aula a Palermo, per rispondere delle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per quanto accaduto nell'agosto 2019: Salvini, da capo del Viminale, applicando il decreto Sicurezza-bis. impedì per tre settimane lo sbarco in Sicilia alla nave della Ong spagnola con 147 migranti a bordo. La Procura aveva rifiutato la richiesta della ong spagnola di ascoltare Richard Gere, parlando di "spettacolarizzazione" non richiesta, ma il giudice ha accolto la richiesta di Open Arms. Richard Gere in quei giorni era in Italia ed era voluto salire a bordo della nave per accertarsi delle condizioni dei migranti.

"Difendere i confini, la sicurezza l’onore di un Paese è un dovere, andare a processo perché ho fatto il mio dovere è surreale", aveva detto a caldo Salvini, molto duro su questo processo: "Spero che duri il meno possibile perché ci sono cose più importanti di cui occuparsi. Mi spiace solo per due cose: per il tempo che tolgo ai miei figli e per i soldi che gli italiani spendono per questo processo politico organizzato dalla sinistra in un anno in cui gli sbarchi raddoppiano nonostante il Covid. Non mi pento di niente, ho solo fatto il mio dovere".