Il caso
Fratelli d'Italia, la Procura di Milano apre una indagine. Dopo Morisi, altra bomba sul centrodestra in campagna elettorale
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo su presunti finanziamenti illeciti della campagna elettorale e riciclaggio di denaro che emergerebbero da un'inchiesta realizzata da Fanpage con al centro il capo delegazione di Fratelli d'Italia a Bruxelles Carlo Fidanza.
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Il procedimento è stato aperto a due giorni dalle elezioni amministrative sulla scorta di un esposto-denuncia presentato dai portavoce dei Verdi Angelo Bonelli ed Eleonora Evi. Gli accertamenti sulla vicenda saranno eseguiti dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza sotto il coordinamento dell'aggiunto Maurizio Romanelli e dei pm Giovanni Polizzi e Piero Basilone. Nel pomeriggio la GdF é stata convocata in procura per fare un primo punto sull'inchiesta. "Il video ha vari profili, valuteremo tutto", spiega una fonte ad Adnkronos.
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"Mai ricevuto finanziamenti irregolari. Mai avuto un atteggiamento atteggiamento estremista, razzista o antisemita. Ritengo opportuno auto-sospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali", ha annunciato Fidanza. "Dopo aver visto il servizio confezionato da Fanpage e mandato in onda da Piazzapulita voglio ribadire ai miei amici, ai miei elettori e a quelli di tutto il mio partito che non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari e che nello specifico, in più occasioni che purtroppo non sono state mandate in onda, ho ribadito al ‘giornalista infiltrato’ che asseriva di voler contribuire alla campagna elettorale di una candidata la necessità di farlo secondo le modalità previste dalla normativa vigente". E ancora: "Il fatto che questi ulteriori colloqui non siano stati trasmessi la dice lunga sulla serietà di questa inchiesta e contribuisce a dare di me e della mia attività politica un’immagine totalmente distorta. A tutela della mia reputazione mi riservo di adire la giustizia civile e penale".