Politica, indagini e veleni
DiMartedì, Alessandro Sallusti su Conte: "Ci sarebbero inchieste". E l'ex premier perde il controllo
"Ci sarebbe un'inchiesta sull'operato stesso del presidente Conte, nessuno può scagliare la prima pietra". Basta questa semplice annotazione giornalistica di Alessandro Sallusti per far perdere il controllo a Giuseppe Conte. A DiMartedì, su La7, si affronta il caso della settimana, l'inchiesta per cessione di sostanze stupefacenti che ha travolto Luca Morisi, ex responsabile della comunicazione di Matteo Salvini. Una vicenda personale diventata ben presto volano per una campagna mediatica e politica contro la Lega.
Il tuo browser non supporta il tag iframe
"C'è una inchiesta su persone a lei vicine, c'è il caso Grillo", ricorda Giovanni Floris all'ex premier, in collegamento. Il riferimento è a Luca Di Donna, molto vicino a Conte e suo ex collega nello Studio Alpa che sarebbe nel mirino dell'antiriciclaggio per "operazioni finanziarie sospette".
Conte, neo-leader del Movimento 5 Stelle, reagisce male, in maniera molto nervosa: "Dottor Floris la interrompo. Sui giornali fanno inchieste su di me? Non sono più presidente del Consiglio, valuterò. Perché, è chiaro, da premier non ho mai mosso un dito contro la libertà di stampa, ora sono molto più libero". Il messaggio nemmeno tanto nascosto tra le righe è il seguente: voleranno querele.
Leggi anche: Giuseppe Conte, il fedelissimo Luca Di Donna nel mirino dell'antiriciclaggio: "Operazioni finanziarie sospette"
"Non diciamo fesserie - prosegue Conte, che perde il suo classico aplomb -, mi hanno accennato che le questioni sono sempre ricollegabili alle dichiarazioni di tal avvocato Amara e su questo io sono uscito subito, in piena trasparenza. Perché non potrei parlare di etica pubblica, se non chiarissi subito eventuali posizioni, eventuali insinuazioni. L'ho chiarito più volte: che nessuno si azzardi a parlare di questioni che mi riguardano illecite, perché non tollero più". "E se mi permette, dottor Sallusti - conclude l'ex premier - la vicenda di un padre nei confronti di un figlio, di fronte a un'accusa che va provata e circostanziata, mi sembra una vicenda diversa da quella di un braccio destro di un leader politico. Ma ripeto: speculazioni politica sul dottor Morisi non vanno fatte, Salvini deve rispondere delle sue azioni politiche".