La procura di Roma "apre" cellulari e computer di Lucio Presta e suo figlio Niccolò. Nel mirino chat e messaggi scambiati con Matteo Renzi prima della sigla dei contratti da 700mila euro percepiti dal leader di Italia Viva. L'accusa è che parte del denaro servisse per elargire a Renzi i soldi necessari ad acquistare la villa dove ora vive con la famiglia. Per questo i tre sono indagati per finanziamento illecito. I soldi dell'abitazione - ricorda Il Corriere della Sera - erano stati anticipati dalla madre dell’imprenditore Riccardo Maestrelli e restituiti dall'ex premier dopo aver percepito i compensi da Presta.
L'aria che tira, Matteo Renzi umilia Alfonso Bonafede: "Quando lo vedo così, mi sento meglio"
"Un passo avanti gigantesco". Matteo Renzi si presenta a L'Aria Che Tira su La7 fiducioso per la riforma d...Gli investigatori della Guardia di Finanza hanno così copiato il contenuto di cinque smartphone e cinque tra tablet e computer sequestrati nella società Arcobaleno Tre, amministrata dallo stesso Niccolò Presta. L'obiettivo è duplice: chiarire i rapporti economici tra i tre e verificare se — come sospettano gli inquirenti — sia stato proprio Presta ad avvisare Renzi che era stata avviata un’indagine su di loro, dopo aver ricevuto la "visita" dei finanzieri nell’ufficio di Roma.
In Onda, Peter Gomez sventola manette a Renzi? Sallusti lo infilza: "Mi dica qual è il reato"
Scontro tra Alessandro Sallusti e Peter Gomez in studio da David Parenzo e Concita De Gregorio a In Onda, su La7, nella ...Non solo perché Presta senior e junior sono finiti nel mirino delle toghe anche per false fatturazioni. Secondo i pubblici ministeri avrebbero emesso documentazione fiscale per prestazioni in realtà mai avvenute che servivano esclusivamente a "coprire" il versamento di denaro. L’accusa — generata da segnalazioni di operazioni sospette dell’Unità antiriciclaggio di Bankitalia — è stata rispedita al mittente dal leader di Italia Viva che ha negato con un post su Facebook: "È tutto tracciato, non temo niente e nessuno". L'accordo più sospetto per gli investigatori è quello che affida alla Arcobaleno Tre l'immagine del senatore in Italia e all'estero nei settori dello spettacolo, televisione, cinema e teatro. In questo caso dovrebbe essere Renzi a pagare i Presta e non il contrario. In una clausola invece si fissano gli "obblighi dell’artista" e gli riconosce 100mila euro. Mentre altri 200mila gli vengono elargiti per due programmi mai realizzati.