Diffamazione
Vittorio Sgarbi travolge Piercamillo Davigo in Tribunale: "Nessuna diffamazione", cosa si può dire da oggi sull'ex pm
Le querele per diffamazione presentate da Piercamillo Davigo contro Vittorio Sgarbi vanno archiviate secondo le Procure di Milano e Firenze. Il critico d'arte era già assolto per gli stessi fatti il 3 maggio scorso dal Tribunale di Bologna. L'ex magistrato di Mani pulite aveva denunciato Sgarbi perché in un articolo del 10 marzo 2017 pubblicato sul sito web Quotidiano.net dal titolo "Davigo e i detenuti dimenticati" attaccava i metodi giudiziari usati durante Tangentopoli. Un pezzo che fece infuriare Davigo che sporse quattro querele per tutte le versioni on line e cartacee apparse anche sul Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno.
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A maggio, ricorda il Giornale, il giudice di Bologna sentenziò che "il fatto non sussiste". "Il giorno prima di scrivere l'articolo - aveva spiegato Sgarbi - avevo visto la trasmissione su Rai3 Agorà nella quale Davigo affermava: 'Non ho mai riconosciuto alcun eccesso nell'uso della misura cautelare in Tangentopoli. Se abbiamo esagerato, è stato con le scarcerazioni'. E ancora: 'Non ce ne doveva essere uno a piede libero perché questi erano vent' anni che facevano così'". Parole che avevano scatenato la rabbia di Vittorio Sgarbi.
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In quell'articolo feroce però non c'è alcun reato secondo il Tribunale di Bologna che lo ha quindi assolto dall'accusa di diffamazione. Adesso le richieste di archiviazione di Milano e Firenze si muovono nella stessa direzione del Tribunale di Bologna. A Milano Davigo si è opposto all'archiviazione. E il gip ha fissato una udienza il prossimo 7 ottobre. A Firenze invece la Procura ha appena chiesto di archiviare la denuncia. Il giudice si pronuncerà nelle prossime settimane. Intanto Davigo è accusato dalla Procura di Brescia di rivelazione di segreto d'ufficio in relazione ai verbali dell'avvocato Piero Amara.