Mondo di Mezzo, Gianni Alemanno assolto in Cassazione: "Un incubo di 7 anni che doveva essere evitato"
Dopo 7 anni di calvario, l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato assolto in Cassazione dall'accusa di corruzione nell'ambito di uno dei filoni dell'inchiesta Mondo di mezzo. È stato invece stabilito un nuovo processo d'appello per l'accusa di traffico di influenze illecite.
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Il Pg di Cassazione Perla Lori aveva chiesto la conferma della condanna a sei anni di reclusione per Alemanno. Il rappresentate dell'accusa aveva chiesto un nuovo processo di appello per quel che riguardava le pene accessorie e, in particolare, l'interdizione dai pubblici uffici: se la sentenza fosse stata confermata, Alemanno sarebbe finito in carcere.
Cala il sipario su un'odissea giudiziaria. "Credo che questa sentenza ridimensioni questa vicenda durata ben sette anni. Mi sono ritrovato prima mafioso e poi corrotto, adesso rimane un piccolo traffico di influenze che sarà la Corte di Appello a giudicare", ha commentato Alemanno a caldo.
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Alla lettura del verdetto dei giudici, l'ex sindaco di Roma ha abbracciato i familiari presenti in aula. "Non c'è più corruzione, non c'è più quel fango che mi era stato tirato addosso. Finisce un incubo durato sette anni, e obiettivamente poteva essere evitato", ha concluso Alemanno con uno sfogo che è davvero difficile non comprendere.
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