Cinema

Dai produttori di “Wonder” arriva “Il bambino di cristallo”, diretto da Jon Gunn, regista e sceneggiatore americano

Annamaria Piacentini

Ispirato ad una storia vera, “Il bambino di Cristallo”, racconta Austin ( Jacob Laval)), un bambino affetto da una rara malattia, l'osteogenesi imperfetta, conosciuta come quella delle ossa fragili, ed  è anche Autistico. Qualcuno può pensare che sia un ragazzino privo di emozioni, di voglia di giocare. Ma non è così: Austin ha coraggio, vuole farcela, deve vincere per evitare di diventare lo “zimbello” di alcuni compagni ignoranti e cattivi. Infatti è lui a dare la forza ai genitori per superare tanti momenti difficili, guardando la vita con gioia. Il padre Scott (Zachary Levi) e la madre Teresa (Meghann Fahy) , insieme a Logan (Gavin Warren) il secondo figlio, lo amano in modo travolgente, sono orgogliosi di Austin e gli dedicano ogni momento della giornata, dopo il ritorno dalla scuola. E lui, si racconta con entusiasmo, anche quando gli viene vietato di correre per le scale e nel parco, perchè più volte si è rotto le ossa. Ma non pensate che questo film sia triste,  quel bambino entra nel cuore e ci commuove, ma seguire il suo percorso è una lezione di vita. A tratti è talmente felice che gli vuoi quasi bene. Si rimane coinvolti da alcune scene,per esempio quando soffre per qualche momento di bullismo.  Dimenticandoci che stiamo vedendo un film , ci verrebbe la voglia di aiutarlo a dare un paio di cazzotti a due o tre  “sbullonati”, che lo mettono a terra. Non si fa, ma uno ci pensa, se è dalla sua parte. Austin ti piace perchè  è anche simpatico: ama la pizza, il ballo e le ragazze. Certo, la sua infanzia non è stata facile, rinchiuso in un reparto psichiatrico e costretto a convivere con le sue fragilità fisiche, ma ora è qui e vuole restarci senza paura , con il coraggio che hanno solo le persone migliori. Il film è tratto dal libro biografico di Scott LeRette (padre di Austin)  “The Unbreakable Boy”.