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Digitale e IA, la scuola di Valditara guarda al passato e pensa al futuro

Una delusione per coloro che avevano parlato troppo presto e speso critiche affrettate sulle linee adottate per la nuova scuola italiana a guida Giuseppe Valditara. Dopo la condotta, il latino e la Bibbia arriva l’Intelligenza Artificiale per fornire agli studenti nuovi strumenti utili alle sfide future. E’ iniziato a Milano da poche ore ed è il primo evento in Italia dedicato all'esplorazione delle potenzialità e delle implicazioni dell'Intelligenza artificiale in ambito formativo, si chiama “Next Gen AI Summit” è al MiCo Centro Congressi ed è promosso dal Ministero dell'Istruzione e del Merito nell'ambito dell'iniziativa «Scuola Futura». Per la prima volta si incontreranno oltre 1.500 tra rappresentanti delle scuole italiane (studenti, docenti e dirigenti scolastici) per confrontarsi sui principali temi legati all'AI e alle sue applicazioni nel sistema educativo, realizzando un enorme laboratorio di orientamento nell'ambito delle iniziative di promozione delle discipline STEM, previste all'interno del PNRR. Scuola Futura è un progetto itinerante che attraversa l'Italia per promuovere attività di formazione ed esperienze innovative nel campo del digitale e delle nuove tecnologie. Valditara dopo aver relazionato negli Stati Uniti e in diversi tavoli europei ha colto le indicazioni delle associazioni pediatriche di tutto il mondo per la tutela dalle insidie dei device per i più piccoli e ha introdotto nuove regole nella scuola italiana. Regole ben accolte dalle famiglie italiane ma soprattutto apprezzate dall’OCSE che ha riconosciuto al ministro italiano il buon lavoro. Ma mitigare il pericolo dei device non vuol dire non riconoscere l’importanza dell’innovazione e per questo la scuola italiana ha aperto, da diversi mesi, interlocuzioni con scienziati delle reti, delle scienze computazionali e delle scienze e tecnologie Informatiche per costruire una nuova pedagogia 4.0. Valditara vuole una scuola competitiva capace di interpretare le esigenze dei mercati e il cambiamento sociale in atto e se uno dei megatrends globali riguarda l’IA allora il sistema educativo nazionale deve intercettare le dinamiche e far sì che queste possano essere governate da coloro che sono studenti oggi e professionisti nel mondo tech domani. Una linea retta precisa che parte dalle dottrine umanistiche e arriva alle dottrine STEM e il punto di intersezione deve essere uno solo: lo studente. Questa è la chiara strategia di azione politica e la risposta che si sta registrando in queste ore a Milano è esattamente quella attesa. I primi veri risultati si potranno analizzare nei prossimi anni ma l’accelerazione del sistema scolastico italiano è evidente e  Next Gen AI Summit sarà un’ottima cartine al tornasole per misurare l’indice di crescita digitale del nostro Paese.