Cinema
“Captain America: Brave New World”, è il nuovo film della Marvel Studios
Abbiamo dato il primo sguardo sulla grande novità della Marvel: mettere nuovamente in scena Captain America. Ad interpretarlo è Anthony Mackie visto sullo schermo con una proiezione footage, il resto sarà visionato nei prossimi giorni. Ma lui, l'attore del momento, lo abbiamo incontrato ed è stata una bella esperienza. Che gli americani, fossero più disponibili dei nostri attori, tolta qualche rara eccezione, lo sapevamo da tempo. Ed Anthony Mackie ha confermato la nostra idea. Gentile, divertente, pronto ad ogni battuta è un vero Captain America! Per gli amanti della Marvel la storia ricomincia in tutta la sua capacità di essere insostituibile. Partiamo da qui: ci sarà un incidente internazionale dopo che Sam incontra il presidente neoeletto degli Stati Uniti (Harrison Ford), e nasce la certezza che possa essere in atto un complotto globale. Ne parliamo con il protagonista.
Good Morning Anthony, cosa le piace di Captain America?
“E' un uomo di cui fidarsi, e per me, rimane la realizzazione di un sogno. Quando guardi ogni passaggio con gli occhi di un bambino, torni indietro negli anni, e vivi questi momenti con grande emozione”.
Nel film Harrison Ford ha il ruolo del presidente degli Stati Uniti: come si è trovato sul set con lui?
“Stare con Harrison è interessante, ricordo che all'ora di pranzo chiedevo: mangiamo qualcosa? E lui rispondeva: io mangio solo italiano. Così sono andato in un ristorante italiano a Los Angeles e ho chiesto: che significa...solo italiano? Hanno risposto: non lo sappiamo, ma noi cuciniamo di tutto. Ci ho rinunciato”.
Il cinema spesso racconta la realtà: accade anche nell'America di oggi?
“Lo considero più un film d'intrattenimento, dove c'è sempre la politica. In effetti, è un thriller psicologico”.
E anche frenetico: quanto l'ha impegnata?
Molto, perché non solo l'ho interpretato, ma anche prodotto. Ho cercato di dare tutto il possibile. Sapevo che sarebbe stato difficile tornare, per arrivare al modello finale, ma qui ci sono le basi e le stesse persone che il film ricostruisce”.
Torniamo indietro: da ragazzo sognava di diventare un supereroe?
“Forse tutti i film sono responsabili di questo, di descrivere un cattivo e un buono, ma è giusto che i bambini sappiano che i cattivi esistono. Perché ci sono, mentre i buoni aiutano. Se ci potessimo ascoltare senza discriminazioni, il mondo sarebbe migliore”.
Infatti uno dei temi del film è l'uguaglianza. Il suo Avengers chi potrebbe essere?
“Chiunque, ma sarebbe costituito da chi mi ha insegnato, questo è importante”.
E un uomo “figo” in un suo film ?
“ Steve Mc Queen, ma la mia arma segreta vorrei che fosse Monica Bellucci”.
Il 12 febbraio il film debutta in sala, cosa suggerisce?
“Una frase: allacciate le cinture di sicurezza ed entrate nel film”.