Il riconoscimento

"Premio De Sanctis scienze economiche" a Guerrieri, Guiso e La Ferrara

Gli studi sugli effetti macroeconomici della contrazione creditizia negli Usa; le interazioni tra lavoro e finanza e una divulgazione sempre mirata ad approfondire i legami tra cultura ed economia; le rilevazioni volte a valutare l’efficacia delle politiche di sviluppo sulla base delle diversità tra i differenti gruppi sociali. Questi i profili salienti dei tre “bocconiani” cui è stato assegnato il Premio De Sanctis per le Scienze Economiche, giunto alla sua terza edizione, la cui cerimonia di consegna delle medaglie sarà ospitata, il prossimo 2 dicembre, presso la “Sala Ciampi” del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Carriere prestigiose che si sono distinte per la loro abnegazione nelle ricerche sulle dinamiche di un’economia sempre più dominata da meccanismi finanziari.

VERONICA GUERRIERI, già “enfant prodige”, è una delle tre donne italiane classificate tra i cento economisti più influenti al mondo. Vanta una laurea in Bocconi nel 2001 e un PhD in Economics al Mit nel 2006. Dal luglio 2012 è docente alla “Booth school of business” di Chicago. Posizione migliorata a partire dal gennaio 2014, quando è diventata “Ronald E. Tarrson Professor of Economics”. Ha pubblicato, giovanissima, su due riviste di prestigio come “Econometrica” e l’”American Economic Review”. La sua ricerca riguarda la macroeconomia e le frizioni fra il mercato del lavoro e i mercati finanziari.

LUIGI GUISO, bocconiano, prima di dedicarsi all’attività accademica ha lavorato per 15 anni al Servizio Studi della Banca d’Italia, svolgendo quindi attività di consulenza per il governo italiano e diversi organismi internazionali, tra cui la Banca Centrale Europea e la Commissione Europea, e importanti intermediari finanziari, tra cui Unicredit. Editorialista del “Sole24Ore”, i suoi interessi di ricerca riguardano principalmente l’area dell’economia applicata, con importanti approfondimenti sulle decisioni di investimento delle imprese e le scelte finanziarie delle famiglie e ai legami tra norme culturali ed economia. Oggi è Axa Professor of “Household Finance” presso l’Einaudi Institute for Economics and Finance.

ELIANA LA FERRARA, laureata alla Bocconi nel ’93, dove ha avuto un dottorato di ricerca già nel ’97, si è specializzata con un PhD in Economy ad Harvard nel ’99. Oggi è docente di politica pubblica alla “Harvard Kennedy School”. Presidente dell'Econometric Society e direttrice del programma di economia dello sviluppo per il Center for Economic Policy Research (CEPR). La sua ricerca si concentra su Development Economics ed Political Economics, in particolare sul ruolo dei fattori sociali nello sviluppo economico. Ha studiato la diversità etnica, la struttura di parentela e le norme sociali, nonché gli effetti dei Mass Media sui risultati sociali. Collabora regolarmente con governi e organizzazioni internazionali, come la Banca mondiale, per valutare l'efficacia delle politiche di sviluppo. Prima di entrare ad Harvard, è stata titolare della Cattedra Invernizzi in Economia dello sviluppo presso l'Università Bocconi di Milano, dove ha fondato e diretto il Laboratory for Effective Anti-poverty Policies (LEAP).
 
L’evento, organizzato con il patrocinio del Ministero dell’Economia e delle Finanze e della Rai e in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo, Automobile Club d’Italia, Open Fiber, Simest e Gruppo Editoriale Athesis, sarà moderato dalla giornalista e conduttrice televisiva Benedetta Rinaldi.

IL PREMIO
Le Scienze Economiche come guida preziosa, faro indispensabile per la comprensione di un presente sempre più complesso. Corollario complementare a quella di una visione umanistica del mondo perché entrambe parlano all’umanità; entrambe descrivono l’uomo attraverso i suoi bisogni materiali e spirituali. La Prima edizione del Premio De Sanctis Scienze Economiche si è svolta nel 2022 individuando sin dalla sua istituzione personalità eccellenti e valide iniziative nel mondo delle scienze economiche, riconoscendo competenza, integrità e trasparenza. A partire da questa edizione il premio si arricchisce di nuove categorie, quella dell’“Economia dello sviluppo” e della “Macroeconomia”. Il riconoscimento è indirizzato a figure autorevoli che si sono distinte negli ambiti economici ed efficacia degli esiti conseguiti, nonché del loro potenziale di diffusione e che sono riuscite a rinnovarsi contribuendo in maniera rilevante alla crescita economica del Paese che più che mai richiede soluzioni per garantire un equilibrio macroeconomico e sociale del sistema. Tra i vincitori delle ultime edizioni: Marco Pagano, Alessandra Voena, Raffaella Sadun, Guido Tabellini.

LA GIURIA DEL PREMIO
Gianni Letta, Presidente del Premio De Sanctis; Piero Cipollone, Presidente della Giuria e Membro del Comitato Esecutivo della Banca Centrale Europea; Graziella Bertocchi, Presidente dell’EIEF; Giuseppe Chiné, Consigliere di Stato; Daria Perrotta, Ragioniere Generale dello Stato, Gian Luca Trequattrini, Segretario del Direttorio presso la Banca d’Italia; Stefano Varone, Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

LA FONDAZIONE DE SANCTIS
Letterato, filosofo, Senatore del Regno e Ministro della Pubblica Istruzione, Francesco De Sanctis può essere annoverato tra i “Padri” della nostra Cultura, in particolare per le mirabili pagine di storia della letteratura italiana, capisaldi fondativi della moderna critica letteraria. Irpino d’origine, De Sanctis fu una delle personalità più rilevanti del XIX secolo; la Fondazione a lui intitolata nasce nel 2007 su iniziativa dell’architetto Francesco De Sanctis, pronipote omonimo del critico letterario, a seguito dell’acquisizione di un lascito di famiglia costituito dall’archivio personale e dalla biblioteca dell’antenato.

LA MISSION
Obiettivo della Fondazione De Sanctis e, di conseguenza, del Premio, è quello di rendere la sua eredità base di partenza per un progetto culturale che intende attualizzare l’opera e il pensiero del grande studioso rendendoli così materia viva e contemporanea, non solo a livello nazionale ma anche europeo. Con questa prospettiva la Fondazione fa della diffusione internazionale dell’identità letteraria, filosofica e artistica italiana la propria principale missione, con un’attenzione particolare alle radici meridionali e uno sguardo attento sul presente e sulle realtà culturali europee che da quelle stesse radici si sono sviluppate.