L'inchiesta

Angelo Sticchi Damiani, il presidente di Aci prosciolto dall'accusa di falso

Il presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani, è stato prosciolto dall'accusa di falso, che gli era stata contestata dalla procura della Repubblica di Roma, in relazione a una presunta omissione sulla comunicazione dei compensi percepiti da alcuni enti in cui aveva cariche, aggirando così il massimale previsto per i manager pubblici di 240mila euro. È stata la stessa procura della Repubblica, che lo aveva indagato, a chiederne l'assoluzione oggi in aula, perché 'il fatto non costituisce reato'. Secondo quanto è emerso, si trattò di un errore inconsapevole e in realtà, i dati sugli emolumenti erano stati comunicati in maniera corretta. 

"Il proscioglimento, addirittura pre-dibattimentale, disposto dal Giudice del Tribunale di Roma ha chiaramente certificato la correttezza comportamentale e istituzionale di Angelo Sticchi Damiani. La difesa ha puntualmente dimostrato, documenti alla mano, la ortodossia nelle scelte del Presidente dell' Aci così da consentire, anche al Pubblico Ministero, di condividere lealmente la fondatezza della conseguente richiesta di proscioglimento. Una bella pagina di giustizia, che chiude definitivamente una vicenda dolorosa nonché ogni tentativo di speculazione extraprocessuale nei confronti di un galantuomo quale è, e la sentenza di oggi ne costituisce sintomatica attestazione, Angelo Sticchi Damiani". Così in una nota l'avvocato, Roberto Eustachio Sisto, difensore del Presidente Sticchi.