Innovazione tecnologica

Progetto Avanguardia, l'intervista a Tarricone, Brusci e Podavini

Federazione Italia, su impulso del Segretario Generale Maurizio Tarricone, ha recentemente istituito il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo "Avanguardia". Questa iniziativa strategica mira a promuovere l’innovazione tecnologica attraverso la collaborazione tra istituzioni pubbliche, aziende private ed esperti di settori emergenti.

Il dipartimento è composto da una squadra di alto profilo: Federico Podavini, Lorenzo Brusci e Alessandro Galleri. Podavini, in qualità di presidente, supervisiona il progetto e facilita la cooperazione tra i vari settori, garantendo una gestione efficace delle iniziative tecnologicamente avanzate. Un esempio pionieristico realizzato dal dipartimento è Novatrack AI, che integra intelligenza artificiale e blockchain, in grado di certificare l'originalità delle opere musicali e di tutelare la creatività umana. La piattaforma misura il contributo creativo di compositori e agenti AI, garantendo riconoscimento e remunerazione equa tramite smart contracts trasparenti e sicuri.

L’intervista ai componenti del “Dipartimento di Ricerca e Sviluppo “Avanguardia” di Federazione Italia:

Maurizio Tarricone è un imprenditore italiano con una forte specializzazione in economia digitale, intelligenza artificiale e tecnologie emergenti. Fondatore di Federazione Italia, network dedicato a tecnologia e innovazione, è membro dell’Istituto Milton Friedman e ha avviato diversi progetti legati a metaverso, blockchain e interfacce cervello-computer. È anche coinvolto nello sviluppo di software.

Perché nasce il progetto "Avanguardia" e qual è il suo scopo principale? 
"L'obiettivo di Avanguardia è di sviluppare tecnologie che siano non solo utili, ma anche sicure e indispensabili. La collaborazione con esperti del settore, accademici e istituzioni ci permette di identificare tempestivamente potenziali criticità e di affrontarle con la massima efficacia, sia sotto il profilo tecnico che istituzionale. Ambiamo a diventare un punto di riferimento autorevole per le tecnologie innovative e la loro corretta regolamentazione. Il primo progetto che lanceremo è Novatrack AI, che si concentrerà sulla protezione dei contenuti creativi e sull'utilizzo etico dell'intelligenza artificiale".
Com’è costituito l’organigramma nella gestione del dipartimento e cosa lo rende adatto per questo incarico? 
“L'organigramma del dipartimento è strutturato su più livelli e comprende diversi laboratori specializzati, ciascuno responsabile di un’area specifica come la cyber sicurezza, l’intelligenza artificiale e le reti neurali. Questa suddivisione delle competenze permette di affrontare le sfide tecniche e operative in modo efficace. Le figure chiave del progetto sono Federico Podavini, Lorenzo Brusci e Alessandro Galleri, che ricoprono ruoli di primo piano sia dal punto di vista commerciale che mediatico. Federico Podavini è il presidente del dipartimento con il compito di supervisionare il progetto e facilitare la collaborazione tra i diversi settori. Questa struttura rende il team ben preparato per gestire un progetto tecnologicamente avanzato e innovativo”.
Qual è l’impatto di questo progetto a livello economico? 
“Il progetto ha grandi potenzialità economiche e può rivoluzionare vari settori, non solo quello musicale ma anche dei media, del cinema, del gaming e in ambito forense (tout court). In particolare, nella musica può ottimizzare la gestione dei diritti di sincronizzazione, migliorando la trasparenza nei pagamenti e nelle royalty. Oltre all'industria musicale, questo sistema può essere applicato in contesti legali e istituzionali. L'obiettivo è anche di coinvolgere i conservatori musicali e di collaborare con il Ministero dell’Istruzione, garantendo che anche le opere passate possano generare ritorni economici. Tuttavia, per scalare il progetto a livello globale sono necessari investimenti significativi poiché la concorrenza è agguerrita e già attiva sul mercato internazionale”.

 

Lorenzo Brusci ha collaborato con artisti, musicisti e istituzioni di prestigio come la Biennale di Venezia, il ZKM di Zurigo e il Centro Luigi Pecci. Ha creato gruppi sperimentali e le sue installazioni sonore sono state esposte in eventi come l’Ars Electronica. Ha lavorato con designer come Zaha Hadid e aziende come Philips, esplorando la fusione tra suono, architettura e tecnologie emergenti.

 

 


Qual è la missione principale del progetto “Novatrack AI” e come si coniugano innovazione e etica? 
"La missione principale del progetto Novatrack AI è di creare uno strumento che passi dalla fase prototipale a quella di prodotto e servizio con lo scopo di misurare l'utilizzo di contenuti protetti da copyright e valutare l'apporto creativo umano quando si utilizzano strumenti di AI generativa. L'obiettivo è di promuovere l'uso etico delle tecnologie emergenti fornendo strumenti di certificazione e valorizzazione delle opere. L'etica si manifesta attraverso l’integrazione della blockchain che garantisce la tracciabilità e la protezione dei diritti d'autore, offrendo un sistema scientifico per il riconoscimento della proprietà intellettuale e l’attribuzione delle royalty senza bloccare la libertà creativa delle nuove generazioni”.
In che modo Novatrack AI utilizza l’intelligenza artificiale per misurare e certificare l’originalità delle composizioni artistiche? 
“Novatrack AI impiega tecniche statistiche consolidate per misurare la somiglianza tra i contenuti usati nell’addestramento delle reti e quelli creati dagli utenti. Viene calcolata la distanza formale tra l’opera originale e quella generata con l'obiettivo di valutare il livello di innovazione e originalità. Tra le metriche utilizzate spicca la Tanimoto Similarity (Similarità chimica), un metodo sviluppato per misurare differenze tra i composti chimici ma applicato qui al contesto artistico per calcolare le distanze estetiche tra le opere. Questa metodologia permette anche di determinare quanto e come un’opera sia influenzata dai contenuti preesistenti e se possa essere considerata come un nuovo contributo originale o una semplice derivazione”.

 

Federico Podavini è un imprenditore esperto in tecnologie avanzate come blockchain, intelligenza artificiale, tecnologia quantistica e cybersecurity. A febbraio 2023 ha brevettato un sistema di gestione semi-centralizzato che integra blockchain e AI, affrontando sfide nelle reti decentralizzate. Il suo lavoro si concentra sulla creazione di soluzioni innovative che combinano sicurezza ed efficienza, con l’obiettivo di connettere tecnologie tradizionali e moderne, tracciando nuovi standard per il futuro tecnologico.

 

 

 

Perché la blockchain è fondamentale nella gestione dei diritti d’autore e nella tracciabilità delle creazioni? 
"La blockchain è essenziale perché offre un sistema immutabile e trasparente per la registrazione delle opere, certificando la paternità e la data di creazione in modo affidabile. Ogni contenuto registrato sulla blockchain viene notarizzato garantendo che non possa essere alterato o modificato. Inoltre, la blockchain abilita un sistema di multi-royalty che permette di distribuire i profitti generati da opere derivate in modo equo e trasparente. Questo sistema favorisce anche il monitoraggio in tempo reale delle transazioni, automatizzando la gestione dei diritti d’autore e assicurando che ogni artista riceva il giusto compenso”.
Avete intenzione di fare un brevetto? 
"Sì, il progetto include un brevetto in fase di pubblicazione per un sistema di ripartizione multi-royalty basato su blockchain. Inoltre, stiamo lavorando a un brevetto per una tecnologia in grado di generare musica partendo da qualunque contenuto visivo, sebbene parte del progetto resterà open source. Il brevetto ha una finalità più difensiva che offensiva, proteggendo il lavoro del team da imitazioni pur mantenendo aperta la possibilità di collaborazione con altri attori del settore”.
Quali benefici apportano gli smart contract agli artisti e agli operatori del settore musicale? 
“Gli smart contract sono essenziali per garantire la trasparenza e l’efficienza nella gestione dei diritti e delle royalty. In molti casi, i flussi di pagamento nel settore musicale sono opachi e poco tracciabili, ma con l'uso di smart contract le transazioni diventano automatizzate e verificabili in tempo reale. Grazie agli smart contract, gli artisti possono ricevere i pagamenti rapidamente e senza intermediari, migliorando l’efficienza del sistema e riducendo i ritardi nei compensi. Questo sistema permette anche di certificare ogni passaggio economico, assicurando che tutte le parti coinvolte ricevano il giusto riconoscimento e compenso”.
In che modo l'intelligenza artificiale sta trasformando il mondo del lavoro e quali sono le implicazioni per il futuro? 
“La tecnologia di AI sta automatizzando compiti ripetitivi e di routine, aumentando l'efficienza e consentendo di liberare tempo per attività più complesse e creative. Automatizziamo, quindi, tutte le azioni a scarso valore aggiunto, portando l'attenzione sull’essere umano, in particolare sull'operatore fisico, per attività in cui il coinvolgimento umano fa davvero la differenza. L’altra area importante, oltre all'automazione, è l'analisi di grandi quantità di dati. Quando si dice che l’AI sostituirà molti posti di lavoro, in alcuni casi è vero, ma dall’altra parte ne creerà di nuovi. Ad esempio, una fonte dell’ANSA riporta che l'IA potrebbe eliminare circa 70 milioni di posti di lavoro, ma sarebbe in grado di generarne 130 milioni. Siamo quindi in un'ottica positiva per quanto riguarda le dinamiche lavorative. Non sarà l'AI a sostituire l'uomo, ma sarà l'uomo che saprà padroneggiarla e usarla a sostituire chi non è in grado di farlo”.