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La nuova poesia in musica di Alberto "Caramella" Foa' da' del 'tu' anche a Dio

Tempo di Targhe Tenco, manifestazione che fino a qualche anno fa -sempre all'Ariston di Sanremo- era un po' la rivincita della canzone d'autore sulle pur nobili canzonette del Festival. Ora non è più così, anche il Premio Tenco si è in qualche maniera venduto alle logiche (illogiche in termini di qualità e perfino di business) dei 'like' e dei 'follower' e quindi, almeno in gran parte, i cantautori veri ne stanno alla larga, magari neppure invitati dagli organizzatori. 

In realtà, tra l'altro, se escludiamo Alfa e pochissimi altri, è da Tiziano Ferro e Gabbani -che proprio giovanissimi non sono- che la proposta d'autore giovanile latita. Tanto che, probabilmente, alcune delle migliori novità del cantautorato italiano sono stati scritte ed interpretate da un 'giovane' (in quanto ha esordito da poco) di 60 anni, Alberto "Caramella" Foà. 

Lui dei like se ne frega al punto di averli bloccati sulle varie piattaforme social però, tra incanto e disincanto, meraviglie e capolavori, poesia e nudità, prosegue il viaggio ed il sogno in musica e parole, insieme a musicisti straordinari e ad amici.

"QUANDO PASSA IL TEMPORALE", titolo del singolo disponibile dal 18 ottobre è un'altra preziosa gemma dell'album "TRANSEAT", di prossima pubblicazione in formato fisico (cd e vinile).

La copertina (foto) è come sempre dell'artista Paolo Passoni, la musica, avvolgente ed originale, scritta con il maestro Agostino Celti e una chicca è rappresentata dai cori di una sorprendente quanto intensa Elisa Alloro, per un risultato emozionato ed emozionante, con un testo che neppure andrebbe spiegato per quanto è, semplicemente, toccante e bello.

Un dialogo con Dio, immaginario fino ad un certo punto, dove è il cantautore a pregare e nello stesso tempo dettare le condizioni, prima ("semmai e molto molto più in là e toccando ferro", scherza): "Ho lasciato indietro un canto che ho nascosto in un dolore e vorrei cantarlo adesso perchè piangere fa bene, come ridere del resto, che fa respirare il cuore"...

C'è spazio, nel testo e nella intensa interpretazione, per le 4 grandi passioni dell'artista: la musica ("con la musica che parte e diventa una canzone"), le parole ("e parole sempre nuove che ho imparato a far suonare"), le donne -anzi la donna, quella per cui tutto ha un senso speciale- ("in quel volo di mezz'ora io ritroverò la sera che ho sfiorato le sue labbra e sembrava fosse vera") e. manco a dirlo (Foà è certamente il più ippico dei cantautori italiani e destrieri e giumente sono presenti in tutte le 14 canzoni dell'album), i cavalli ("I cavalli quando partono e l'adrenalina sale").

Prodotto da Engine Records, etichetta indipendente sempre più impegnata in progetti di una qualità quasi anacronistica nel panorama italiano, con un arrangiamento che spazia tra piano, archi, sax e perfino una strofa quasi rap, il brano sarà in scaletta nei concerti del "Transeat Tour", prima tappa il 29 novembre al Teatro Pime di Milano.

https://www.youtube.com/watch?v=qO3zoXmJ2A0