Zero lancia la quarta edizione del programma di accelerazione: l'obiettivo è sviluppare le migliori startup Cleantech

Prende il via oggi la nuova call per startup di Zero, l’acceleratore leader nel settore Cleantech nato per iniziativa della Rete Nazionale di CDP Venture Capital, con Eni main partner - attraverso la sua scuola d’impresa Joule - e gestito da Zest ed Elis, che rilancia il suo impegno a sostegno della doppia transizione energetica e digitale del Paese. La quarta edizione di Zero vede rinnovare il partenariato strategico di corporate e Istituzioni a supporto della crescita delle startup: ad affiancare i corporate partner storici Acea, Microsoft e Vodafone fanno il loro ingresso nell’acceleratore il CNR, già partner scientifico, SACE ed ESA Φ-lab. Nato nel 2021 con l’obiettivo di accelerare i processi di decarbonizzazione delle imprese sulla “Road to Net Zero”, la quarta edizione di Zero rafforza la sua vocazione “industry driven”, in un’ottica di sistema e collaborazione tra startup, corporate e PMI.

Questo approccio mira a creare una piattaforma di investimento e sviluppo per le startup Cleantech volta a facilitare l'integrazione con i partner industriali e a migliorare l'impatto delle soluzioni e tecnologie innovative proposte. “ZERO è uno dei programmi con cui abbiamo inaugurato la Rete Nazionale Acceleratori e oggi con l’apertura della 4^ call si conferma un pilastro strategico della nostra strategia che nel tempo ha saputo coinvolgere attivamente partner di rilievo in un comune impegno verso l'innovazione tecnologica a supporto della transizione energetica” commenta Stefano Molino, Senior Partner e Responsabile Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital, “Attraverso un ecosistema strutturato e consolidato di mentorship, investimenti e networking, puntiamo a accelerare la crescita di imprese innovative che possano giocare un ruolo chiave nella ridefinizione del panorama energetico e contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici europei”. “La novità che caratterizza questa edizione sarà l’accelerazione sulla fase di sperimentazione industriale” - dichiara Mattia Voltaggio, Head of Joule, la scuola di Eni per l’impresa. “Il nuovo programma ZERO in particolare darà la possibilità a Eni di far accedere alla propria catena del valore le migliori realtà innovative con un focus sulle filiere della mobilità sostenibile e delle smart cities. A ciò si aggiunge la possibilità di sperimentare le tecnologie in un luogo fisico - il distretto Eni del Gazometro Ostiense - dove poter ampliare le nostre conoscenze con uno sguardo verso il mondo esterno e cogliere al momento giusto anche le opportunità di investimento”.

“Zero è una piattaforma di co-innovazione e sperimentazione “industry driven” in ambito cleantech che sostiene la crescita delle startup intercettando i need dell’ecosistema. Grazie a un partenariato rafforzato dalla partecipazione di player di eccellenza questa nuova edizione ha l’ambizione di accelerare la trasformazione energetica e digitale di tutto il panorama imprenditoriale, attraverso un approccio sistemico e una collaborazione sinergica tra startup, grandi aziende, primari enti di ricerca e PMI”, ha dichiarato Antonella Zullo, Ceo di Zest Innovation. “Quest'anno, l'acceleratore Zero si sta evolvendo in un vero e proprio acceleratore industriale, con l'obiettivo di rendere i prototipi sempre più scalabili. Non solo collaboriamo con grandi aziende, ma ci affianchiamo anche a centri di eccellenza come il CNR e l'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea, con i quali stiamo intensificando le interazioni per sviluppare progetti di co-innovazione e scaling industriale, sempre nell'ottica di generare un impatto significativo. Il nostro ruolo è coordinare i progetti, sviluppare prototipi e Proof of Concept, selezionando innanzitutto le realtà più promettenti, accelerandole attraverso il venture, e poi avviando la fase di sperimentazione industriale, che spesso avviene spesso all'interno delle aziende, in collaborazione con professionisti e centri di eccellenza che arricchiscono la visione sia accademica che sperimentale”, ha dichiarato Luciano De Propris, Head of Open Innovation di ELIS. Il programma, della durata di 5 mesi, si articola in due percorsi paralleli: a) “business acceleration”, che vedrà le startup lavorare allo sviluppo del loro prodotto per il “go-to-market”, con l'opportunità di validare rapidamente le soluzioni sul mercato per attrarre investimenti e favorire la crescita aziendale; b) “solution integration”, che vedrà le startup lavorare fianco a fianco con i corporate mentor per definire e pianificare un caso d’uso sperimentale.

Entrambi i percorsi sono suddivisi in una prima fase di 2 mesi, dove tutte e 10 le startup selezionate lavoreranno allo sviluppo del prodotto e di un caso d’uso. Al termine di questa prima fase, 5 startup potranno ricevere un investimento pre-seed fino a 120 mila euro da parte di CDP Venture Capital, Zest ed Elis e potranno essere selezionate dai corporate partner per lo sviluppo di un Proof of Concept (PoC), completando gli ulteriori 3 mesi del programma. Con una dotazione di 4,1 milioni di euro per gli investimenti pre-seed e successivi follow-on, in 3 anni Zero ha accelerato 30 startup che hanno raccolto più di 3 milioni di euro dai coinvestitori dell’acceleratore e da primari operatori venture capital, anche internazionali. Possono candidarsi alla call di Zero tutte le startup Cleantech con soluzioni innovative software (in presenza di MVP funzionate) o hardware (in presenza di un prototipo funzionante e una roadmap definita per la produzione industriale) nei seguenti settori: fonti di energia alternative, economia circolare e gestione dei rifiuti, sistemi operativi sostenibili, conservazione e sviluppo sostenibile del territorio. Saranno considerate positivamente ai fini della selezione soluzioni innovative e trasformative per l’osservazione della terra (Earth Observation – EO). È possibile presentare la candidatura fino al prossimo 13 novembre, accedendo al sito internet zeroacceleratorcleantech.com.