Nasce la generazione aerea di Melanie Francesca, un talento letterario che spiega il cielo e temi universali con elementi di vita quotidiana

Trasformare la propria vita in un miracolo; si può secondo l’autrice, basta prendere coscienza di sé e restare saldi nel proprio centro di gravità permanente, mettendo ordine al caos delle percezioni. Melanie Francesca appartiene alla generazione “aerea”, una schiera di persone che esiste da millenni e che ha conosciuto una notevole intensificazione a partire dall'inizio del Novecento fino ai giorni nostri, al punto che oggi gli aerei sono numerosissimi. Lo ha spiegato anche nel salotto TV di Piero Chiambretti Rai 3, dove è ospite fisso è opinionista nel format “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”.

Nella presentazione del Libro “IL SUSSURRO DI UN DIO” , Castelvecchi Editore, che si è tenuta a Milano alla Mondadori Duomo, con relatori illustri come il professor Stefano Zecchi, Maria Rita Parsi psicologa e psicoterapeuta,  Ivan Rota giornalista e Daniela Javarone, abbiamo scoperto nuove sfaccettature della scrittrice. 

In particolare il professor Zecchi, filologo straordinariamente attento alla qualità del testo ed uso ad una attenta e precisa analisi formali, ne esalta le particolari stilistiche fondate sulla semplicità che diventa la vera bellezza del testo. In particolare spiega: “Melanie sa scrivere bene e vi spiego perchè: I libri che hanno la pretesa di essere introspettivi e psicologici sono difficilissimi perché molto spesso agli altri non interessano i nostri fatti personali che sembrano grandiosi solo ai nostri occhi. Quindi se vuoi fare questo bisogna come Melanie arrivare alla finezza creativa dei dettagli per non cadere nella bidonata.

Noi siamo invasi da libri che non dovrebbero essere pubblicati. Nel caso di Melanie invece ci troviamo di fronte a una persona che sa scrivere. Ad esempio è riuscita a scrivere sul rapporto con la madre con semplicità usando sorprendenti elementi metaforici. Melanie è stata molto brava a descrivere ad esempio il rapporto con la madre. Lei non punta in alto, in quello che potrebbe essere la straordinaria epopea di una madre, ma è la semplicità che ti colpisce. 

E si vede che c’è dell’ironia nella semplicità metaforica: “da quando ho messo da parte - e questo messo da parte fa pendant col messo a posto di prima - la pittura a tempo pieno sono riuscita a capire che i figli hanno bisogno di una mamma non di un pennello. Non è che Melanie crea una struttura retorica diversa dalla partenza perché potrebbe essere il solita tentativo di colpire l’attenzione e suggestionare il lettore con uno shock letterario. La semplicità e’ in una situazione, ma il pennello ti sorprende. Avrebbe potuto dire pittura, creatività che poi diventava un concetto alto. Ecco: leggete il libro!” 

Maria Rita Parsi si ricollega alla bellezza della semplicità del testo, ma definisce pure Melanie come una maestra: “che insegnando impara.. I veri maestri quali sono? Sono quelli che permettono ai loro allievi di superarli, cercano la risoluzione per gli altri e vanno a scuola con i propri allievi. E tu lo sei. E poi mi piace molto che tu hai usato il sussurro. perché con il gridare spesso non si arriva niente mentre quando si usa un sussurro si arriva veramente a quello che siamo. Ho amato molto questo modo di scrivere semplice, un tuo talento”.

L’intervento di Ivan Rota si avvicina al punto di vista di un televisivo che definisce Melanie in quanto personaggio: “Melanie è una persona molto trasversale che è passata dal racconto all’arte è stata in televisione per tantissimo tempo con un garbo veramente unico e spero che ci sia anche un programma tutto per lei anche partendo da questo libro. Io la conosco bene perché ho fatto d’autore da Piero Chiambretti ed è venuta spesso in televisione: in lei esiste una dicotomia tra l’essere un personaggio sexy e una persona eterea infatti quando l’ho vista il suo sorriso in modo di fare mi hanno sempre un po’ sconvolto”. 

Continua Rota: “C’era una canzone di Patty Pravo che diceva: (sentimento aldilà delle stelle cosa c’è forse un mondo diverso perché non ha avuto questo mondo qui. Aldilà delle stelle lo avrài) Quindi anche Melanie secondo me ha affrontato molte cose della vita con un airbag che l'ha protetta da tante esperienze  difficili che ha comunque reso aeree. Credo che tutti noi vorremmo essere come lei: bellissimi, aerei e vestiti di paiettes”.

Una grande firma del Corriere della sera, il poeta e critico Franco Manzoni, sulla terza pagina cultura in un bellissimo articolo che occupa quasi una pagina definisce il volume:  “Un prontuario utile avvincente scritto con semplicità, in modo da renderlo accessibile a tutti. Nell’obiettivo di ottenere il raggiungimento di un’esistenza serena ed equilibrata. Dinanzi a un mondo avversa e minaccioso, logorato da continue guerre e dalla lotta per possedere petrolio, super bombe termo barche nucleari e l’acqua, l’autentica ricchezza dell’immediato e del futuro prossimo, Melanie Francesca elabora una filosofia spirituale guida. Ora la poliedrica scrittrice, anche artista visiva e personaggio TV nei principali talk show, si presenta maestro in grado di trasmettere un metodo per tutelare i giovani”.