La rete ferroviaria

Cantieri ferroviari per una rete più efficiente

Andriano Bascapè

I lavori sulle linee ferroviarie sono fondamentali per migliorare i collegamenti, garantire sicurezza e puntualità e, nel caso dell’Italia, per colmare il gap tra nord e sud e collegare il Mezzogiorno al resto d’Europa. Una parte degli interventi che il Gruppo Fs e Rete Ferroviaria Italiana hanno in cantiere sono legati al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha tempi strettissimi. I cantieri devono chiudere entro il 2026, salvo proroghe legate a situazioni contingenti e particolari.


Nel 2024 si stima un investimento complessivo di 9 miliardi di euro destinati al sistema ferroviario del nostro Paese per migliorare la mobilità delle persone. Rientrano in questo grande capitolo, ad esempio, gli interventi per l’installazione di nuove tecnologie come l’Ertms, acronimo di European rail traffic management system, il più evoluto sistema di gestione e controllo del distanziamento dei treni, scelto come standard unico dall’Unione europea. Il sistema Ertms garantirà una maggiore affidabilità dell’infrastruttura determinando un miglioramento della regolarità della circolazione e della qualità del servizio. Oltre a prestazioni più elevate, la tecnologia permette anche un risparmio sui costi di gestione e manutenzione rispetto ai tradizionali sistemi di segnalamento. Ad esempio la linea Attigliano-Viterbo-Cesano sulla tratta Roma-Viterbo resterà chiusa fino all’8 settembre proprio per lavori preparatori all’installazione dell’Ertms. Inizialmente lo stop programmato doveva durare tre mesi, poi ridotti a due. La tecnologia Ertms è il sistema più evoluto al mondo che consente il controllo del distanziamento dei treni e porterà sensibili miglioramenti in termini di puntualità, affidabilità, velocità e sicurezza. Ed è fondamentale sulle linee con un’alta frequenza di transito di convogli.


Sulla linea ad alta velocità Milano-Bologna, invece, è prevista una interruzione dal 12 al 18 agosto per lavori indifferibili di rinnovo su sei scambi. L’attività si svolge in tre differenti aree di cantiere: Campegine, Rubiera e Modena, dove verranno impiegate 60 persone su più turni giornalieri per accorciare i tempi d’intervento. In questo caso l’obiettivo degli interventi è quello di garantire la piena efficienza e affidabilità su una linea percorsa giornalmente da quasi 200 treni, con una frequenza di transito che non ha eguali in tutta Europa.
Altri lavori indifferibili sono quelli sulla linea convenzionale Bologna-Prato, dove è già in corso lo stop per l’adeguamento delle gallerie che comporta interventi per 530 milioni di euro destinati a garantire un collegamento adeguato dei porti della costiera toscana e del sistema portuale emiliano-romagnolo con il centro e il nord dell’Europa. Nei periodi di chiusura della linea i 300 tecnici di Rfi e delle imprese appaltatrici effettuano interventi su gallerie, binari e linee elettriche. Le attività più complesse sono quelle di allargamento delle 17 gallerie all’interno delle quali corrono 12 dei 31 chilometri che separano Pianoro da San Benedetto Val di Sambro. Sono iniziati pure i lavori propedeutici per l’adeguamento della grande galleria dell’Appennino, lunga 19 chilometri. Per tutte sono necessari fra l’altro lavori di fresatura della volta.


Sulla linea convenzionale Napoli-Salerno, invece, sono in corso lavori di consolidamento, impermeabilizzazione e miglioramento sismico di alcuni ponti e viadotti, la soppressione di un passaggio a livello con la realizzazione di un nuovo sottopasso, la rimozione di una galleria artificiale, oltre ad altri interventi sull’infrastruttura diffusi su tutta la linea che corre lungo la costa percorrendo tutto il golfo di Napoli toccando comuni come Torre del Greco, Torre Annunziata, Nocera e Cava de’ Tirreni. L’impegno economico complessivo è di 7,5 milioni di euro. Previsto l’impiego di 150 persone fra tecnici Rfi e delle ditte appaltatrici.