Stringere la cinghia
Turismo, Conflavoro: effetto-rincari per 16 milioni di italiani, vacanze più corte di 7 giorni
Un vero e proprio boom di rincari sta attanagliando la prima ondata delle vacanze degli italiani. Come rilevato da indagini realizzate da istituzioni come Assoutenti e Confcommercio, gli aumenti nel comparto turistico riguardano stabilimenti balneari, servizi di alloggio, mezzi di trasporto e pacchetti vacanze ma non sono esenti parchi divertimenti, bar, ristoranti, musei. Un'esplosione che determina una riduzione del periodo di villeggiatura a soli 7 giorni senza contare che non pochi vi rinunceranno del tutto.
"Le vacanze estive sono già iniziate e i primi dati non sono certamente incoraggianti. Sarà colpa del tempo, temperature sotto la media stagionale, delle votazioni che si sono tenute recentemente o dei costi troppo elevati nei luoghi di villeggiatura, ma pare che il turismo estivo sia partito molto a rilento. Si stima una flessione del 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso" afferma Sandro Susini, consulente del lavoro e direttore del Cts-Comitato Tecnico Scientifico di Conflavoro Pmi. Eppure l'industria del turismo italiano prevede quasi 220 milioni di presenze tra giugno e agosto con un incremento di quasi il 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Oltre un terzo, il 39%, sono i turisti che arriveranno dall'estero a visitare la nostra bella penisola. Ma non è tutto oro ciò che luccica, infatti, a causa degli aumenti dei prezzi, ci saranno famiglie che, pur non rinunciando alle ferie, si troveranno costrette a ridurre il periodo di vacanza a non più di una settimana. Saranno 16 milioni, pari al 27% della popolazione, gli italiani che andranno in ferie per non più di 7 giorni, e 29 milioni, poco meno del 50%, quelli che godranno di vacanze superiori alla settimana. In diminuzione sono anche le persone che si potranno permettere il fuoriporta di fine settimana con un calo del 3%.