Met, la nuova edizione dell’Atlante dell’Arte Contemporanea celebra l’arte di Angelo Accardi

Dopo la presentazione alla Stampa italiana, avvenuta il 15 maggio 2024 presso la GO di Firenze, sabato 25 maggio 2024, l’edizione 2023/2024 dell’Atlante dell’Arte Contemporanea è stata presentata il 25 maggio 2024 nella sala conferenze “Bonnie J. Sacerdote Lecture Hall - Ruth and Harold D. Uris Center for Education” del Metropolitan Museum of Art, con una lectio magistralis della curatrice Dott.ssa Ariadne Caccavale.

Quest’anno il comitato scientifico dell’Atlante dell’Arte Contemporanea Corporate Patron of Metropolitan Museum of Art of New York dedica la copertina dell’Atlante a “Violet”, una scultura di Angelo Accardi.

L’opera, mentre dialoga idealmente con la vasta collezione di statuaria ellenica del museo statunitense, celebra il coraggio e la bellezza di donne, finalmente libere dal pregiudizio sociale: presente e passato si intrecciano senza soluzione di continuità, come d’altronde avviene in tutta la poetica del Maestro di Sapri.

Angelo Accardi

L’artista italiano, apprezzato anche fuori dai nostri confini, ha saputo mantenere un legame vivo con la tradizione classica reinterpretando opere del passato, attraverso il registro ironico e a volte caustico del Surrealismo Pop, ispirato al movimento Lowbrow di Robert Williams. nato alla fine degli anni ’70 nella Los Angeles dei circoli underground e del mondo punk.

Violet: Venus lives matter

“Violet”, la scultura di Angelo Accardi selezionata per la copertina dell’Atlante, realizzata in resina poliuretanica verniciata e alluminio laccato, rende omaggio a tutte le veneri nere - da Angela Davis a Beyoncé - che hanno fatto la differenza con la bellezza delle loro esistenze. Il colore viola, come dall’omonimo romanzo di Alice Walke, è il simbolo della condizione femminile nel Sud degli Stati Uniti nei primi anni del ‘900. Essere donna ed essere di colore significava non avere nessun diritto, nessun valore. Il colore viola ha un doppio significato perché ricorda i fiori di campo che riaccendono la speranza, anche nei momenti più neri.

Angelo Accardi: il surrealismo del quotidiano.

Nasce a Sapri nel 1964. Dopo gli anni dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, si avvicina all’informale di Vedova e Burri. Negli anni ‘90 apre la sua bottega/factory a Sapri e inizia a sperimentare le prime sculture ispirate alla tradizione classica. Sono gli anni delle prime mostre importanti a Monaco di Baviera, Milano, Roma. Nei primi anni 2000 compaiono nei suoi quadri per la prima volta gli struzzi che diventeranno nel tempo una sorta di alter ego dell’artista. Attraverso la tecnica della decontestualizzazione, Accardi introduce il concetto di Misplaced, ambienti a noi noti come gallerie, musei o centri urbani, invasi da coloratissimi struzzi. Per la loro nota imprevedibilità, l’inquietante presenza “Fuori posto” dà corpo alla paura indefinita tipica della società liquida teorizzata da Zygmunt Bauman nel suo saggio  “Liquid Fear”. Sensazione che ha poi trovato profeticamente ragione in eventi drammatici che hanno travolto il mondo globalizzato con un devastante effetto domino.

“Stranieri Ovunque” La 60^ Biennale d’arte di Venezia

L’artista - sempre sensibile ai temi sociali - oggi è presente alla 60^ Biennale d’Arte di Venezia con “Icarus’dream”  un’opera dedicata ai migranti con il tema “Nemo Propheta in Patria”, che riafferma il diritto inalienabile di ogni essere umano a migliorare la propria condizione per conquistare il pieno diritto di cittadinanza. Perché nessuno si senta straniero. Ovunque.