Intervista
Francesca Romana De Martini: "Il mio successo? Ho fatto tutto da sola"
Mentre sullo schermo inizia un viaggio inimmaginabile ricco di adrenalina e con attori che hanno accettato di interpretare ruoli non superficiali, “PHOBIA” opera d'esordio di Antonio Abbate (nei cinema), riceve i primi applausi. Merito anche di un'attrice come Francesca Romana De Martini nata sotto il segno del Genio e cresciuta a latte e cinema. Da adulta, la sua passione l'ha portata a laurearsi all'Accademia Nazionale Drammatica Silvio D'Amico, e da li, è cominciato tutto. Francesca è una Donna, non una pupattola tutta tette e paillettes: in America avrebbe già vinto un Oscar, mentre l'Italia, che ha la memoria corta, spesso premia troppi figli e figliastri a discapito di chi ha un gran talento, ma non entra nelle stanze “dei bottoni”. Al suo attivo, tra cinema e fiction ha girato circa 38 film, ha lavorato con registi importanti, partendo da Avati a Bertolucci, da Placido a Veronesi e sempre in ruoli forti, indimenticabili. Ora più che mai le riconoscono il merito di essere un'attrice vera: “e ho fatto tutto da sola”, sottolinea la De Martini. Ma non è finita qui: per lei, in arrivo tante altre novità. Cominciamo dalla prima:
Francesca Romana, 30 anni di carriera passati tra cinema, tv e teatro. Ora con “Phobia”, sta ricevendo molti consensi. Ci parla del suo personaggio?
"Interpreto Maria, madre e moglie, dal comportamento ambiguo, perché la sua vita è avvolta nel mistero. Ha un carattere ruvido, provato dalla vita. Il film affronta il problema della salute mentale”.
A novembre sarà su Rai 1 in prima serata nella serie tv “Lea 2, i nostri figli”. Che ruolo ha?
“Quello di Francesca Verna, madre di Pietro (Primo Reggiani), una donna completamente diversa da Maria del film Phobia. Francesca è elegante, raffinata, ma viene considerata una signora superficiale, specie in considerazione dei disaccordi che si instaurano tra il marito e il figlio. Nella serie anche Anna Valle e Giorgio Pasotti”.
Non solo attrice, ma anche acting coach e formatrice dialogue . Lo è stata anche di Salma Hayek per il film “House for Gucci”. Confessi: quanto è stato difficile arrivare fino a qui?
“Beh, non è stato facile, ma io ho sempre creduto in tutto quello che facevo e senza mai dimenticare lo studio che è importantissimo per un attore”.
Sposata, con due figli. Il maschio Jacopo Olmo Antinori ha scelto di fare l'attore, giusto? E la sorella?
“Lei studia all'Università di Bologna e vuole diventare una professionista con un lavoro diverso dal mio. Mio figlio, invece, ha sempre amato recitare e devo dire che è bravo. Lo ha dimostrato anche nel film di Bertolucci “Io e te”.
Se tornasse indietro sceglierebbe ancora il cinema?
“Si, lo farei. Però, in passato dovevo essere più capace di credere in me. Purtroppo non ho mai saputo sgomitare. Ora ne sono fiera”.
Però il talento è di pochi., anche se nel nostro Paese “la fabbrica dei sogni”, continua a produrre bravi attori. Il problema spesso sono i ruoli...sbagliati. Può succedere?
“Certo, la scelta di un ruolo per un attore è fondamentale. Lo identifica, lo fa continuare a lavorare, ed amare dal pubblico”.
Oggi che cinema le piace?
“Anche la commedia. In fase di scrittura c’è una storia ancora da terminare che racconta quattro donne della mia età che partono dai tempi del liceo. È formidabile, ironica, decisamente originale. Spero che vada in porto anche perché abbiamo con noi, una giovane e brillante regista”.
Sta girando in Italia una serie televisiva italo- inglese: titolo?
“La signora Volpe 2”, di Declan Recks con Emilia Fox. che andrà in onda su Sky dopo l'uscita in Gran Bretagna. Sarò la guest star del primo episodio vestendo i panni di Vittoria. Mi piace. Siamo ancora sul set”.