Italpizza, iniziato il maxi-processo: 67 lavoratori e attivisti alla sbarra
È iniziato il processo che vede imputate 67 persone, tra lavoratori e attivisti, che da novembre 2018 ad aprile 2019 hanno organizzato diverse manifestazioni e blocchi davanti ai cancelli di Italpizza. Le accuse nei loro confronti sono numerose: manifestazione non autorizzata, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, invasioni di edificio, minacce e violenza privata.
Italpizza si è costituita parte civile e ha richiesto al giudice di disporre la citazione come responsabile civile del sindacato Si Cobas, che è quindi stato chiamato in causa come responsabile per i danni. “Alla sbarra non sono convocati i dirigenti d’azienda che applicano contratti illeciti - ha dichiarato Marcello Pini del Cobas - che giocano con matrioske di appalti, che percepiscono indebitamente milioni di euro di cassa integrazione pur non essendo affatto in crisi. No, per la procura di Modena gli accusati sono i lavoratori e le lavoratrici che hanno osato rivendicare i diritti minimi previsti dai contratti e dalle leggi”.
"Nel mondo al rovescio della procura modenese - ha aggiunto - è Italpizza ad essere parte lesa, ed è quindi autorizzata a chiedere almeno 500mila euro di danni direttamente al sindacato SI Cobas, mentre per gli operai restano salari da fame, ricatti sui permessi di soggiorno e anni di udienze".