(Adnkronos) - Fulcro dell'esposizione oltre ai personaggi sono i reperti esposti a partire dagli splendidi corredi funerari etruschi provenienti da Vetulonia e dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze, ai pregevoli scultorei ed epigrafici di Alatri, testimoni dell'alta qualita' espressa dalle sue classi sociali. Da Lanuvio provengono i vari frammenti del gruppo scultoreo equestre di Licinio Murena, un mosaico con rappresentazione dei Navalia e un interessantissimo ex voto fittile a forma di prua di nave. Dal Museo delle Navi di Nemi proviene un eccezionale resto del fasciame in legno delle navi e alcuni calchi eseguiti da Guido Ucelli per la sezione dedicata alla navigazione nel Museo. Dal territorio di Guidonia Montecelio, oggetto dei primi studi giovanili di archeologia del giovane Lanciani, proviene il gruppo piu' numeroso dei reperti molti dei quali rinvenuti in seguito agli interventi di scavo avvenuti nel corso degli ultimi anni in ambito comunale come nel caso del Centro Agroalimentare Romano (CAR), con le interessanti sculture e le decorazioni architettoniche in terracotta; alcuni oggetti sono esposti al pubblico per la prima volta, come quelli scoperti recentemente nelle localita' di Martellona e nella tenuta dell'Inviolata. Da quest'ultimo luogo proviene anche l'eccezionale gruppo scultoreo della Triade Capitolina, che dalle sale del Museo Nazionale di Palestrina rientra eccezionalmente in seguito all'apertura dell'ex convento San Michele. Dal Museo di Sant'Angelo Romano, ma pertinenti al territorio di Guidonia, provengono le testimonianze piu' antiche risalenti all'eta' del Bronzo finale insieme agli interessantissimi vasi d'abitato di via S. Maria a Montecelio. Testimonia, invece, la vita millenaria di Montecelio la sezione dedicata ai reperti, esclusivamente ceramici, di epoca medievale e rinascimentale, provenienti da butti scoperti nel centro storico.




