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Shoah, Berlusconi: Mussolini fece bene, leggi razziali sua unica colpa

Giorno della Memoria
domenica 27 gennaio 2013
Shoah, Berlusconi: Mussolini fece bene, leggi razziali sua unica colpa

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Roma, 27 gen. - (Adnkronos/Ign) - Oggi il mondo intero si ferma per ricordare le vittime dell'Olocausto. Era il 27 gennaio del 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, durante un'offensiva verso Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz) scoprendo il più grande campo di concentramento creato dai nazisti. I sovietici vi entrarono e liberarono i prigionieri. Dal 2005, il 27 gennaio, in tutto il mondo come "Il giorno della memoria". E Silvio Berlusconi interviene, a sorpresa, alle celebrazioni per la Giornata della Memoria in corso a Milano. Una presenza "dovuta" per celebrare una vicenda "che non si può ripetere. Solamente nei panni dei deportati si può capire quali vertici di tragedia e disperazione si raggiunsero". Per l'ex premier "è difficile mettersi nei panni di chi decise allora. Certamente il governo di allora per timore che la potenza tedesca vincesse preferì essere alleato alla Germania di Hitler piuttorso che opporvisi". Inoltre secondo Berlusconi le leggi razziali "sono la peggior colpa del leader Mussolini che per tanti altri versi aveva fatto bene. Non abbiamo la stessa responsabilità della Germania, ci fu da parte nostra -dice ancora- una connivenza che all'inizio non fu completamente consapevole". A Milano c'è anche il premier uscente Mario Monti, è all'inaugurazione del Memoriale della Shoah. "La segregazione e l'antisemitismo sono ancora ben presenti". Per il Professore sarebbe "un grave errore dimenticare. La memoria va tramandata alle nuove generazioni perché si evitino abusi e terribili tragedie di questo tipo". Inoltre "occorre sempre tener viva questa memoria. Il fatto che questo memoriale sia a Milano, in un luogo che ha significato tanta sofferenza, è per noi milanesi e per noi italiani un fatto molto significativo". Monti, inoltre, nel messaggio per il Giorno della Memoria, ha scritto che le scelte effettuate dai padri fondatori dell'Italia e dell'Europa "vanno giorno per giorno confermate, rafforzate e difese da rigurgiti di totalitarismi, razzismo ed antisemitismo". A Milano, per celebrare il ricordo al Binario 21 in Stazione centrale, dove partirono i treni diretti ai campi di concentramento, tra le altre presenze ci sono il segretario federale della Lega Roberto Maroni, il segretario della Cgil Susanna Camusso, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il presidente della Provincia Guido Podestà e le massime cariche cittadine. "Ricordare è un dovere. E dobbiamo farlo rendendo anzitutto omaggio ai tanti uomini e donne che, in quelle circostanze straordinarie, si fecero eroi e si opposero alla negazione dell'umanità", sostiene il ministro degli Esteri Giulio Terzi. "Italiani e italiane, che in altre circostanze non sarebbero stati chiamati a dare prova di eroismo, si opposero al male assoluto con coraggio e con la forza della loro integrità", afferma Terzi in una nota. "Questo eroismo -prosegue- spesso si manifestò, soprattutto nei territori di occupazione italiana, nel ricorso ad ogni stratagemma utile a salvare gli ebrei, non solo italiani". "Oggi -sottolinea il titolare della Farnesina- onoriamo anche l'eredità di quei 'giusti', in nome dei quali dobbiamo continuare a impegnarci contro ogni forma di intolleranza". Pier Luigi Bersani, in un messaggio al presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna, scrive: "La memoria impone di confrontarsi con la verità e, nella storia tragica della Shoah, la verità ci interroga sulla natura umana, sui suoi limiti, sulla possibilità che il male possa diventare un devastante evento collettivo. Per questo è importante che la Giornata della Memoria sia vissuta con profonda condivisione nel Paese. Una consapevolezza che l'istituzione di questa data ha contribuito a far crescere." Ier, scritte antisemite sono comparse in via Tasso, a Roma, vicino al Museo della Liberazione. Le frasi, scritte con una vernice spray di colore nero con la firma del movimento 'Militia', recitavano "Israele boia", "27-01 non ho memoria", "Israele non esiste, Palestina libera", "Morte ai sionisti". Le scritte sono state cancellate dalle squadre dell'ufficio decoro urbano della Capitale.