(Adnkronos) - "Mi dispiace che un uomo come Gabriele abbia una cosi' bassa stima di se', ma questo non lo autorizza a proiettare su di me le sue paure. Questa del plagio e' una vecchia storia a casa Muccino, e ora si sta ripetendo. Per il semplice motivo che e' il modo piu' facile e veloce di spazzare sotto il tappeto le vere cause di scelte tanto radicali e dolorose come quelle che portano un figlio ad allontanarsi", prosegue Silvio Muccino. "Anni fa -racconta Muccino jr.- questo scempio si compiva ai danni di un'altra donna, l'ex moglie di Gabriele. Io allora, in nome della mia famiglia, non la difesi abbastanza. Non me lo sono mai perdonato. Oggi le chiedo scusa. Oggi che il logoro e deresponsabilizzante copione familiare del 'plagio' e' messo in scena ai danni di Carla Vangelista, rivivo tutte le dinamiche di perversi meccanismi familiari. Nelle parole volgari di Gabriele intravedo il tumulto di un uomo insensato e rabbioso, che si riversa nell'etere mediatico senza sapere che con questo atteggiamento sta facendo a pezzi il suo stesso nome". "Le dichiarazioni di Gabriele -sottolinea ancora Silvio- segnano uno spartiacque nella mia esistenza e mi dimostrano che allontanarmi da tanta violenza era l'unica scelta possibile per costruirmi una vita equilibrata, serena e consapevole. Non sono piu' disposto a sopportare questo ridicolo teatrino fatto di sentimenti esibiti e di uno sbandierato amore fraterno nel quale non scorgo alcuna traccia di rispetto per me e le mie scelte, che siccome non condivise, si dichiarano frutto di plagio. Saro' pronto ad ostacolare ogni iniziativa di Gabriele che possa nuocere a me ed alle persone che mi sono vicine e forse, cosi' facendo, lo aiutero' anche a salvarsi dallo spirito autodistruttivo che sembra ormai possederlo", conclude Silvio Muccino.