(Adnkronos) - La serie di installazioni intitolata '(S)Composizioni' costituisce l'evoluzione tridimensionale di Biocities. Carlo D'Orta segmenta l'immagine fotografica e ne ripropone le singole parti in forma di sculture su plexiglass. Come la fotografia aveva appiattito la prospettiva architettonica trasformando il soggetto in un quadro astratto geometrico, cosi' le sculture in plexiglass ripristinano la tridimensionalita' dell'architettura originaria, ricomponendola in modo nuovo, con un processo concettualmente analogo a quello della ricerca cubista. Il ciclo '(Re)FineArt' propone provocatoriamente - sin dal gioco di parole del titolo, che unisce arte e processo industriale della raffinazione - una ricerca sulla bellezza architettonica della raffineria petrolifera OMV di Schwechat (Vienna). Anche qui l'occhio fotografico, sposandosi con la sensibilita' pittorica dell'artista, approda a risultati poetici caratterizzati da un intenso lirismo che nasce dall'indagine iperrealista dei particolari e da prospettive di scatto e luci inconsuete. Accompagna l'iniziativa un catalogo Romberg edizioni, con testi di Gianluca Marziani e Valerio Deho' e una intervista a D'Orta di Gaia Conti.




