Lombardia
Sea: Santorsola, perche' dare soldi a enti pubblici per non comandare?
Milano, 27 dic. (Adnkronos) - "La mia domanda da investitore, rispetto alla questione di Sea era: perche' dare soldi a enti pubblici per non comandare?". Lo afferma all'Adnkronos Giuseppe Santorsola, professore di economia degli intermediari finanziari all'universita' Parthenope di Napoli, commentando la vendita delle quote della Provincia di Milano (14,5%) in Sea. "Per quanto riguarda il prezzo delle azioni, Santorsola ritiene che "finche' esso era legato a una quota che non consentiva di comandare era incongruo, troppo alto. Nel momento in cui, pero' - prosegue - l'investitore puo' ottenere un potere di governance anche la valutazione del prezzo puo' cambiare". Quanto a F2i, il fondo gestito da Vito Gamberale che oggi ha ufficializzato la sua offerta per l'acquisto della quota della Provincia in Sea, secondo il professore corre il rischio, in quanto grande investitore, "di essere messo in mezzo a lotte partitiche. Gia' al momento dello sbarco in borsa, poi fallito, c'erano - spiega - dissapori tra i soci e perplessita' da parte degli investitori internazionali". Aiutare il disavanzo delle aziende pubbliche, ritiene Santorsola, e' un'operazione dei piccoli investitori normalmente. La tendenza, invece, che vede gli enti locali costretti a vendere le quote delle proprie aziende pubbliche, per Santorsola, non e' un male. "Dal loro punto di vista - precisa - e' un sistema per fare cassa visto che i derivati e' meglio non toccarli, mentre il patto di stabilita' impedisce di investire". Secondo il professore, loro hanno ragione a vendere, "ma bisogna essere sicuri che l'investitore abbia un vantaggio nel comprare. Chi compra adesso - conclude - anche nel caso di Sea, avra' fatto fatto le sue buone valutazioni".