Il ruolo del Comitato militare

Un nuovo baricentro per la difesa europea

Costanza Cavalli

Ora che gli Usa stanno smontan- do le rotelle alla bici della difesa europea, costringendoci a trovare di corsa un nuovo baricentro, da un lato c’è da capire come reperire i soldi, dall’altro come far funzionare la struttura militare (per non parlare della frammentazione industriale e del ritardo tecnologico in cui versiamo, che rendono impossibile credere a un’indipendenza strategica dagli Usa nel breve periodo). Sul primo punto, stiamo già sbandando: Von der Leyen ha annunciato il piano ReArm Eu, accolto ieri favorevolmente dal Parlamento europeo, ma intanto i soliti Frugali del Nord, Germania inclusa, si oppongono all’eurobond per rilanciare l’industria della difesa. Sulla seconda questione c’è un buon terreno su cui farsi le gambe anche se, fino ad oggi, la voglia di allenarsi latita.

L’obiettivo di dotare gli Stati membri delle capacità necessarie a gestire i propri problemi di sicurezza senza dover richiedere l’intervento americano risale al Consiglio Europeo di Colonia del giugno del 1999. Negli anni, i Paesi dell’Unione hanno dato vita a una molteplicità di iniziative volte a rafforzare e semplificare l’apparato istituzionale (con la costituzione dell’Agenzia europea di difesa), le capacità proprie dell’Ue (la Forza di reazione rapida e i Battlegroups) e la dotazione militare dei singoli Stati (più recentemente la Cooperazione strutturata permanente e il Fondo europeo per la difesa). Infine, più nascosto, di grande prestigio e pochissimi poteri, esiste il Comitato militare dell’Unione europea (Eumc), che ora potrebbe per dare supporto a una delle richieste avanzate ieri dall’Europarlamento, ovvero «la creazione di un Consiglio dei ministri della difesa».

 

L’Eumc è il massimo organismo militare istituito nell’ambito del Consiglio, è composto dai 27 Capi di Stato maggiore della difesa, si riunisce settimanalmente e ha il compito di dirigere tutte le attività militari nel quadro dell’Ue, dalla pianificazione all’esecuzione delle missioni e operazioni militari fino alla consulenza per il Comitato politico e di sicurezza (Cps), responsabile della Politica estera e di sicurezza comune e della Politica di sicurezza e di difesa co mune. Sono passati 27 anni dalla constatazione dell’incapacità di intervento europea - emersa durante la guerra bosniaca e quella in Kosovo - che portò alla dichiarazione di Saint-Malo, dove Blair e Chirac si impegnavano a creare la Politica europea di sicurezza e difesa. Inutile dire che sembrano essere trascorsi decenni di maquillage, nonostante la Guerra al Terrore sulla scia dell’11 settembre, la Libia e la Crimea, il «we can’t do it alone» (non possiamo farcela da soli) di Obama, gli alleati definiti «delinquenti» da Trump per la propensione a scaricare sugli Usa i costi della propria difesa, e lo Strategic compass del 2022, documento perla formazione di un’unità militare di 5.000 persone e che invitava ad aumentare il budget per la difesa.

All’epoca il Presidente dell’Eumc era il generale Claudio Graziano, l’alpino che gettò le basi per una catena di comando comune. «La questione della difesa europea» non era «più rinviabile», avvisò. Il suo successore, il generale austriaco Robert Brieger, in un’intervista al sito Euroactiv, ha messo in fila i temi cruciali: la necessità di muoversi in fretta, la priorità della difesa aerea e contro i droni, la protezione delle strutture sottomarine critiche e il potenziamento della capacità di produzione di munizioni d’artiglieria. «L’Ue non può limitarsi a gestire le crisi», dichiara, «gli europei sono sempre più coinvolti nella difesa territoriale. La questione è: l’assistenza reciproca si limita ad aumentare la capacità produttiva? Siamo solo un finanziatore o l’Europa è un attore, ora e in futuro?». A maggio sarà sostituito da Seán Clancy, Capo di stato maggiore dell’Irlanda, storicamente neutrale e fuori dalla Nato, anche se infastidita dall’attività dei sottomarini russi al largo delle sue coste. Le rotelle, per favore, si conservino in cantina. Non si sa mai che tornino utili.