Cordone sanitario
Ue, il documento che rivela il piano segreto per "fermare e ridicolizzare" le destre
La democrazia secondo la sinistra: «Provare a fermare i viaggi parlamentari all’estero degli eurodeputati di estrema destra». Ma la democrazia, nel gruppo europeo a cui il Pd fornisce il maggior numero di rappresentanti, ventuno, si manifesta anche nel voler «mantenere un cordone sanitario automatico nei confronti dei “Patrioti” e del “Gruppo delle Nazioni Sovrane”». Nei “Patrioti” c’è la Lega.
Spieghiamo: è trapelato un documento di 5 pagine, destinato ai 136 europarlamentari socialdemocratici (S&D), che avrebbe dovuto rimanere segreto ma che qualcuno ha fatto arrivare al sito Politico.eu, uno dei punti di riferimento a Bruxelles e non certo schierato a destra. Il documento era stato inviato agli onorevoli come “riservato”, «prima di buttarlo nel cestino distruggetelo» questa la premessa - ma evidentemente qualcosa non ha funzionato. È un vademecum che ha l’obiettivo di «trovare modi di fare leva per staccare il Partito popolare dai gruppi di destra», ora che il Ppe, dopo le elezioni dello scorso giugno, può costruire maggioranze senza i partiti di sinistra.
I progressisti vogliono evitare la saldatura all’eurocamera tra Popolari (dentro c’è Forza Italia), Ecr (di cui il primo partito, con 24 rappresentanti è Fratelli d’Italia), e Patrioti. C’è di tutto in questo documento: trucchetti ed escamotage che vanno al di là di normali suggerimenti su come prevalere politicamente e democraticamente sui rivali. Ecco un altro passaggio: «Sta emergendo una tendenza preoccupante nel lavoro quotidiano, in cui i coordinatori si trovano sempre più di fronte a maggioranze ostili di destra. Questa nuova realtà», leggiamo, «si farà sentire quando la legislazione arriverà al primo grande test, un pacchetto per ridurre la burocrazia noto come “omnibus”». I socialdemocratici, dunque, lavorano anche contro gli interessi dei cittadini, tra cui ovviamente ci sono anche i propri elettori.
E ancora, nonostante il Green Deal abbia fallito, causato decine di migliaia di licenziamenti, distrutto il settore dell’auto, bruciato miliardi, il documento esorta i socialdemocratici a essere «più assertivi e ridicolizzare l’estrema destra, creare una spaccatura tra loro e i Popolari, a lavorare» attenzione - «strenuamente con liberali e Verdi». La folle transizione ecologica è stata il vessillo dell’ex vicepresidente olandese della Commissione europea Frans Timmermans, il quale è stato anche commissario per il Clima. Di recente, nel silenzio della stampa europea di sinistra e figuriamoci quella italiana, il quotidiano olandese De Telegraaf ha pubblicato un’inchiesta secondo cui la stessa Commissione avrebbe finanziato per anni lobby ambientaliste (oltre che Lgbt) per veicolare determinate informazioni.
Il documento, inoltre, invita i 136 socialdemocratici ad astenersi «dall’interrompere gli eurodeputati di estrema destra con domande in plenaria per evitare di dargli più visibilità». La plenaria è la sessione in cui una volta al mese gli eurodeputati si riuniscono a Strasburgo. «La sinistra è alla frutta», tuona la Lega, «non sa più cosa fare. Si parla di accorgimenti che ruotano attorno al mantenimento dell’antidemocratico e vergognoso “cordone sanitario” per arginare forze elette democraticamente, la cui unica colpa è quella di avere un’idea diversa di Europa. Siamo oltre l’immaginabile», continua la nota, «la sinistra conferma di non avere alcun rispetto verso il voto di milioni di europei. Ormai provano con ogni mezzo a fermare la crescita della Lega e dei suoi alleati europei».
Il partito di Matteo Salvini affonda il colpo: «La sinistra farebbe meglio a dedicare il proprio tempo a lavorare per tirare fuori l’Europa dalla situazione in cui l’ha gettata, anziché diffamare chi ha un’idea diversa dal mainstream. Non è con un libro di trucchetti che si fermano gli avversari politici». Nel documento la possibile alleanza tra il gruppo di centrodestra e quelli più a destra viene definita come il “Venezuela”. Apprendiamo poi da Politico che il 5 e 6 marzo a Bruxelles ci sarà un forum sull’«occupazione e i diritti sociali»: verrà affrontato il tema della carenza di manodopera, e vien da sé che i relatori di sinistra diranno che ci vogliono più immigrati, spingendo come sempre sull’accoglienza indiscriminata.
Nel mirino di S&D c’è in particolare il leader dei Patrioti, il francese Jordan Bardella, definito «più attivo del suo predecessore di Identità e Democrazia». Bardella, secondo la sinistra, starebbe «prendendo in giro l’europarlamento in ogni occasione». Politico.eu poi scrive: «Jens Flosdorff, consigliere esecutivo per le comunicazioni di Ursula von der Leyen dal 2019, è stato trasferito nella parte amministrativa della Commissione, stando all'organigramma. Tuttavia Flosdorff lavora ancora per von der Leyen al 13esimo piano del Berlaymont», dove ha sede la Commissione. «Una teoria che circola è che questa mossa permetterà a von der Leyen di assumere una persona in più nel suo gabinetto senza violare le sue stesse regole». Ma questa è un’altra storia.