Cortocircuito

Ilaria Salis rinnega la sua elezione: "Io, convintamente anti-elettoralista, ora mi ritrovo con un seggio"

Dalla lotta contro gli istituti carcerari al - quasi - disprezzo per la sua nuova vita da eurodeputata. Ilaria Salis è un fiume in piena nell'intervista rilasciata al sito Iconografie e rilanciata da lei stessa sui social. L'esponente di Alleanza Verdi e Sinistra è tornata a parlare di uno dei temi che le sta più a cuore: la prigione. Secondo lady okkupazioni il carcere infatti dovrebbe essere abolito: "Io sono convintamente abolizionista e intendo continuare a portare questo discorso nel mio lavoro istituzionale. Il problema è che in Italia questo tema è ancora marginale rispetto ad altri paesi, probabilmente anche perché a differenza degli Stati Uniti non abbiamo avuto una lotta radicale come quella per l’abolizione della schiavitù".

Ma il vero colpo di scena è arrivato quando Salis ha confessato il suo pensiero circa l'elezione a Bruxelles. Sembra infatti che sia diventata europarlamentare quasi controvoglia. "Il mio caso è stato qualcosa di assolutamente non programmato - ha spiegato l'eurodeputata di Avs -. Io stessa sono stata per molti anni convintamente anti-elettoralista, mentre adesso mi ritrovo a essere una rappresentante eletta nei corpi della politica istituzionale".

 

 

E ancora: "Eppure questo passaggio non si può scindere da quella che è stata la mia storia, avendo dovuto prendere questa scelta in prigione senza potermi confrontare con chi avrei voluto. Certo, credo che sia stata la scelta giusta ma sto ancora cercando di trovare un equilibrio in questa nuova dimensione - ha precisato Salis - D’altra parte, ritengo che coniugare le lotte dal basso e la politica istituzionale sia difficile ma non impossibile e mi auguro che la mia non resti una vicenda isolata".