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Carne sintetica, pressing sull'Unione europea: con cosa è fatta questa "bistecca"

Attilio Barbieri
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 È partita la grande corsa per depositare a Bruxelles le domande di registrazione per i cibi artificiali. A cominciare dalla carne sintetica. In settimana la start-up olandese Mosa Meat ha annunciato di aver presentato alla Commissione europea una richiesta di autorizzazione al commercio per il suo grasso di manzo ottenuto in laboratorio. Si tratta della seconda richiesta sul tavolo di Bruxelles per l'immissione sul mercato unico di un tipo di carne artificiale dopo che a luglio scorso la francese Gourmey ha aperto la strada proponendo la commercializzazione del proprio fois gras prodotto in laboratorio.

«Abbiamo sviluppato un ingrediente che offre la ricca esperienza culinaria che i consumatori si aspettano dalla carne di manzo convenzionale: questa innovazione non solo migliora i nostri burger, ma ha anche il potenziale per elevare i prodotti a base vegetale, che spesso hanno difficoltà a replicare il gusto della carne», ha affermato in una nota l’amministratore delegato di Mosa Meat, Maarten Bosch. Se il prodotto supererà il controllodi validità da parte della Commissione europea, il dossier sarà inoltrato all'Autorità europea perla sicurezza alimentare (Efsa) per una ulteriore valutazione del rischio, che dovrebbe durare circa 18 mesi. Al momento Bruxelles non ha ancora dato l’assenso alla commercializzazione di alcuna tipologia di carne ottenuta in laboratorio.

 

 

 

La vicenda del grasso di manzo sintetico conferma le preoccupazioni espresse lo scorso anno da Coldiretti e Filiera Italia sulla necessità di aggiornare le linee guida dell’Efsa, proprio per l’autorizzazione alla messa in commercio dei cosiddetti novel food. Quelle attuali secondo la Coldiretti ma anche a giudizio di molti esperti, sono inadeguate a misurare i cibi artificiali, la cui valutazione andrebbe assimilata a quella dei medicinali. Sono necessari, studi preclinici e clinici come criteri per verificarne la sicurezza, adottando il principio di precauzione. Preoccupazioni che erano state poi fatte proprie dal governo italiano e da altri sedici Paesi Ue ma dinanzi alle quali la precedente commissaria Ue alla salute e l’Efsa non solo sono rimaste sorde, guardandosi bene dall’inserire le richieste nelle nuove linee guida. La vecchia Commissione Ue ha addirittura previsto che tutte le domande di autorizzazione presentate entro il 1° febbraio prossimo saranno valutate secondo le vecchie regole. Una vera e propria deregulation il cui risultato, come previsto da Coldiretti e Filiera Italia, è l’avvio di una corsa da parte delle aziende del cibo sintetico a presentare la richiesta di autorizzazione per i nuovi prodotti che, in assenza di studi approfonditi, rappresentano un’incognita per la nostra salute.

 

 

 

La Mosa Meat, fondata nel 2016 a Maastricht, capoluogo del Limburgo, città divenuta famosa per aver ospitato nel 1992 il vertice europeo che diede origine all’omonimo trattato fondativo dell’Unione europea, è finita sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo per avere fra i propri investitori anche Leonardo Dicaprio.

Il grasso di manzo artificiale è ritenuto un ingrediente fondamentale per sviluppare le imitazioni di laboratorio delle bistecche, anche se la prima applicazione è negli hamburger sintetici. Fra le nuove richieste di autorizzazione attese in questi giorni a Bruxelles, dovrebbe esserci pure quella dei “Mosa Burger”, gli hamburger artificiali prodotti dalla società olandese che sono stati protagonisti delle prime degustazioni in Olanda e sviluppati in collaborazione con lo chef Hans van Wolde, premiato con 2 stelle Michelin. I Mosa Burger sono già commercializzati a Singapore, primo Paese al mondo ad aver aperto alla carne sintetica.
La scorsa settimana, fra l’altro, la Commissione ambiente del Parlamento europeo aveva respinto per una manciata di voti una risoluzione presentata da Popolari e Conservatori che chiedevano una moratoria al via libera per la commercializzazione della farina di larve del Tenebrione mugnaio, trattata con raggi ultravioletti, che si aggiunge alle altre farine di insetti autorizzate da Bruxelles fra i novel food. Gli insetti che possono essere immessi nel mercato europeo, spiega una portavoce della Commissione, includono già la larva essiccata di Tenebrione mugnaio la farina di Tenebrione, oltre a cavallette e grilli congelati, essiccati e in polvere.

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