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Unione europea a pezzi, il sondaggio choc in Austria: il dato clamoroso sul "fuori"

Esercito Europeo

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In Austria per la seconda volta in 30 anni il sostegno degli austriaci all'adesione del Paese all'Unione Europea è sceso al 60%. E' il dato reso noto questa mattina a seguito di un sondaggio condotto dalla Società' austriaca per la politica europea (OeGfE).

Solo nell'estate del 2008, il valore era inferiore, al 59% in occasione del dibattito politico interno sulla ratifica del Trattato di Lisbona. Nel giugno scorso il 76% degli intervistati aveva espresso il sostegno all'Ue ma il segretario generale della OeGfE, Paul Schmidt aveva interpretato il dato come una reazione alla vittoria del partito di destra ed euroscettico dell'FPOe alle elezioni europee. Nel giugno scorso il 17% si era dichiarato favorevole all'uscita dall'Ue mentre ora il dato è salito al 25 per cento.

 

 

 

Nella vicina Germania, intanto, si pensa già alle elezioni politiche del prossimo febbraio e anche in questo caso il ritorno alle urne viene letto come una spia della tenuta dell'Unione europea, visti i timori di un possibile "botto" a livello nazionale di Alternative fur Deutschland, altro partito di destra assai critico contro lo status quo europeo retto, garantito e difeso fin qui proprio dall'asse tra i Popolari della Cdu e i socialdemocratici della Spd. 

 

 

 

Malgrado la fine della coalizione del cancelliere Olaf Scholz e la crisi di governo, il principale partito di opposizione, il blocco conservatore Cdu/Csu non guadagna nei sondaggi e l'umore degli elettori tedeschi sembra non sembra aver subito grandi scossoni in questi ultimi mesi: è quanto rivela l'ultima inchiesta 2024 di Insa per il domenicale della Bild. Messi messa a confronto con quelli di un anno fa i dati rivelano che la Cdu/Csu perde un punto rispetto alla settimana precedente e si attesta un punto percentuale al di sotto del risultato di fine 2023, con il 31%. La Spd  guadagna un punto rispetto alla settimana precedente e, con il 17%, è in miglioramento di due punti percentuali rispetto a un anno fa. I Verdi rimangono invariati al 12%, mentre i Liberali della Fdp scendono di un punto (decisivo, perché finiscono sotto la soglia minima) al 4%.

Secondo quanto riporta la Bild, l'AfD ha perso tre punti percentuali nel corso dell'anno (ora al 20%), Die Linke scende dal 4 al 3%. La grande novità è il BSW, il nuovo partito fondato da Sahra Wagenknecht, forte di 7 punti percentuali di consenso. Quanto alla popolarità dei singoli candidati cancellieri, in testa è ancora Alice Weidel (Afd) che perde però tre punti percentuali (21%), seguita da Friedrich Merz, candidato dell'Unione, che resta fermo al 20%, Scholz, che con un punto percentuale in più raggiunge il 16% e infine il Verde Robert Habeck, fermo al 14%.

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