Parole chiare

Viktor Orban al parlamento Ue: pagliacciata della sinistra, fischi e "Bella Ciao"

ViKtor Orban parla davanti al Parlamento Europeo. Il presidente di turno e premier ungherese non ha usato giri di parole, affrontando diversi temi, tra cui quello dell'immigrazione: "I fatti parlano da soli. Le migrazioni irregolari portano ad un aumento dell’antisemitismo, della violenza sulle donne e dell’omofobia", ha affermato Orban, nella plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, dopo aver sottolineato questo concetto ieri in conferenza stampa.

Dall’ala destra dell’emiciclo sono arrivati applausi, mentre da altri settori dell’Aula sono partiti fischi. Orban non ha mollato la presa: "Da anni ormai vediamo la pressione migratoria in Europa, un peso significativo, soprattutto per gli Stati membri con un confine esterno dell’Ue. Dobbiamo proteggere i confini esterni dell’Ue: proteggere i confini esterni dell’Ue serve gli interessi dell’intera Ue, e quindi dovremmo fornire un supporto significativo a quei paesi. Se permettiamo a qualcuno di entrare, non possiamo mai rimandarlo a casa. Possiamo consentire l’ingresso nel territorio dell’Ue solo a coloro che hanno ricevuto in precedenza l’autorizzazione a farlo, e qualsiasi altra soluzione è, francamente, un’illusione". Poi la pagliacciata della sinistra ha raggiunto l'apice: al termine del discorso del premier ungherese, alcuni eurodeputati del gruppo The Left hanno cantato Bella Ciao in segno di protesta. "Non siamo all’Eurovision, sembra la Casa de Papel", ha critica la presidente dell’Aula, Roberta Metsola.