Patrioti e migranti
Orban su Open Arms: "Salvini è il nostro eroe". Cosa sta succedendo davvero in Europa
La richiesta di sei anni di carcere per Matteo Salvini (che Daniele Capezzone, nella sua rassegna scorrettissima, non esita a definire "abnorme") ha fatto discutere tutta l'Europa. Perché il processo Open Arms e il caso immigrazione non è solo una questione italiana, ma soprattutto un problema europeo.
Sebbene lo stesso leader leghista da ministro degli Interni nel 2019 e Giorgia Meloni oggi da premier abbiano incessantemente cercato di imporlo come priorità nell'agenda politica della Commissione Ue, in tanti a sinistra tendono a minimizzare da un lato e, dall'altro, a utilizzarlo come clava contro i conservatori.
Anche per questo le parole di Viktor Orban, primo ministro dell'Ungheria e fondatore del gruppo Patrioti per l'Europa in cui sono confluiti al Parlamento europeo molti partiti di destra dell'Ue, compresa la Lega, risultano particolarmente significative: "Il patriota più coraggioso d'Europa punito per aver fermato l'immigrazione. Chi difende l'Europa viene costantemente penalizzato. Cosa sta succedendo? Matteo Salvini è il nostro eroe!".
Il post di Orban sui social riassume dunque la sensazione di gran parte del centrodestra in questi anni, quella di essere sotto assedio da parte delle forze dello status quo che politicamente non vogliono cambiare i paradigmi della gestione politica dell'Unione, a qualsiasi costo. E la difesa dei confini sembra essere, ieri come oggi, un tabù per popolari e socialisti. Una inquietudine che trova sponde anche dall'altra parte dell'Atlantico, con gli Stati Uniti che si ritrovano nuovamente a far fronte a un attentato contro il candidato repubblicano alla Casa Bianca ed ex presidente Donald Trump.
"È chiaro che la vita del presidente Trump è in pericolo, finché non avrà vinto - è l'altro commento di un Orban particolarmente attivo su X -. Stiamo pregando per lei, signor presidente!".