Sottomissione
L'ultima trovata dell'Islam: in Belgio la candidata si crea un volto con l'intelligenza artificiale
Nella cittadina belga di Tienen a breve si voterà per le elezioni comunali. Tra i candidati ne spicca una: si chiama Leila Puthanah, è afghana, musulmana e non ha voluto che la sua foto comparisse sui manifesti elettorali. Al posto del suo volto, sui cartelloni della lista dei Groen (i Verdi), che l’ha candidata, campeggia un’immagine realizzata dall’intelligenza artificiale. E la raffigura con il velo. E qui sta il dubbio: l’ha fatto per motivi religiosi, e quindi si tratta di una scelta in qualche modo imposta, o per altro?
«C’è molto rumore perché qualcuno non vuole mettere la propria faccia su un manifesto, dovrebbero essercene di più che lo fanno, penso», ha detto Tom Roovers, consigliere comunale e capolista per i Groen alle prossime comunali. «È sempre stato così. È stata una scelta di Leila quella di non farsi fotografare e noi lo rispettiamo. Ciò che conta per noi è il suo impegno» ha aggiunto il politico. Lei, Leila, interpellata dal sito belga 7Sur7, però non ha voluto commentare (...)
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