Scoppia il caso

Commissione Ue, i socialisti: "Fitto è un problema", l'ultimo assalto per sabotare l'Italia


La partita per Commissione Ue si fa sempre più ingarbugliata e complicata. A mettere i bastoni tra le ruote per il varo del nuovo esecutivo di Bruxelles è la sinistra, più precisamente il gruppo dei socialisti a Strasburgo. A quanto pare l'oggetto del contendere sarebbe Raffaele Fitto che secondo alcune indiscrezioni dovrebbe accomodarsi sulla poltrona di vice-presidente della Commissione con deleghe di peso sul fronte economico. Già in mattinata erano circolate voci su un possibile rinvio della presentazione della squadra da parte di Ursula Von der Leyen. Ora, secondo alcuni retroscena, ci sarebbe la conferma di una manovra spericolata della sinistra che ritiene indigesto il nome di Fitto.

"Ignorare il processo degli Spitzenkandidaten, indebolire l'equilibrio di genere nel collegio, collocare un commissario per l'occupazione il cui impegno nei confronti dei diritti sociali è nella migliore delle ipotesi discutibile, portare proattivamente l'Ecr nel cuore della Commissione: questa sarebbe la ricetta per perdere il sostegno progressista", ha dichiarato la capogruppo Iratxe Garcìa Perez. Ricordiamo anche che il candidato italiano gode però del sostegno del Ppe al Parlamento europeo, che giudica il ministro per gli Affari europei un "costruttore di ponti europeista".

 

 

Del resto già da Cernobbio erano arrivati i primi segnali di una mossa anti-Fitto da parte del Pd con le parole della Schlein: "Noi stiamo ancora aspettando di capire quale sarà il portafoglio e abbiamo già chiesto al governo di chiarire chi seguirà e come intenderanno seguire i dossier in questo momento di Fitto perché sono rilevantissimi per l’Italia come l’attuazione di Pnrr, fondi di coesione e programmazione. Non ci possiamo permettere rallentamenti su questo aspetto. Sul resto dobbiamo valutare quale sarà il portafoglio e quali le deleghe. Sono tutti procedimenti di audizione dentro al Parlamento". E questa mattina c'ha pensato una voce di peso come quella della Serracchiani ad agitare ancora di più le acque: "Noi non siamo particolarmente contenti di come il Ministro Fitto abbia gestito il piano nazionale di ripresa e resilienza in questi anni; ha concentrato su sé il piano, ha concentrato su di sé i fondi europei e oggi c’è una scarsa capacità di spesa, perché per un anno e mezzo si è lavorato sulla governance e non sui progetti, sui piani, sugli appalti. Non abbiamo dato nessuna cambiale in bianco al Ministro Fitto, vogliamo capire quale sarà il ruolo all’interno della Commissione europea, quali saranno le priorità e come si muoverà la commissione", ha affermato a SkyTg24. Parole pesantissime che confermano ancora una volta quell'antica abitudine tutta dem: tifare contro l'Italia.