Il report

Draghi ha ragione: basta ideologia o l'Ue crollerà

Si può essere o meno d’accordo con le cure proposte da Mario Draghi. E i dubbi, come spiega nel dettaglio Daniele Capezzone nell’articolo a fianco, sono tanti e legittimi. Su diagnosi e prognosi, però, c’è meno da storcere il naso: l’Europa così com’è, e com’è stata finora, si sta scavando la fossa da sola. Non fosse stato l’ex premier a mollare questi sganassoni che, piaccia o no, arrivano anche belli forti sul viso di Ursula von der Leyen e dei suoi principali sponsor Emmanuel Macron e Olaf Scholz, i due perdenti delle Europee a cui è stato consentito di imporre a Bruxelles la fotocopia del passato, staremmo qui a parlare di un pericoloso estremista che vuole sfasciare tutto.

Ma la fede europeista di SuperMario, quello del whatever it takes, quello che ha salvato la moneta unica, non può essere messa in discussione. Ed allora vale la pena utilizzare le sue riflessioni per stabilire qualche punto fermo. Il primo è che criticare ferocemente l’Europa per cercare di migliorare le cose non è un sacrilegio, ma cosa buona e giusta (...)

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