Lotta di alta classe

Ilaria Salis, ecco i suoi redditi: poteva pagarsi una casa

Alessandro Gonzato

Ieri giornata d’esordio in aula e giornata in cui sul sito dell’europarlamento sono comparsi per la prima volta i redditi dei nuovi onorevoli. E toh, di primo mattino scopriamo che Sant’Ilaria Salis protettrice degli immobili altrui i soldi per pagare un affitto li aveva, se proprio non voleva vivere nella villa in Sardegna del padre. Salis nel triennio precedente all’elezione ha incassato 34.906 euro, che di per sé sono pochi ma attenzione, come si legge nel documento ha «alternato periodi di attività lavorativa e periodi di disoccupazione». Dunque il tempo per arrotondare c’era. Forse è mancata la voglia. Di certo, facendo sacrifici come milioni di persone, un piccolo appartamento poteva permetterselo. Ormai è il passato: il presente sono più di 15mila euro ogni 30 giorni.

La tedesca Carola Rackete invece, capitana delle Ong e speronatrice delle motovedette della Finanza, prendeva 15mila euro all’anno come “volontaria”, “ecologista freelance” c’è scritto nella dichiarazione depositata a Bruxelles. Poi scopriamo che per la campagna “Flotta civile”, tra luglio 2022 e giugno 2023, ne ha presi 2mila al mese, ossia 22mila. Carola è passata parecchie volte di fianco allo scranno di Roberto Vannacci, i due hanno incrociato lo sguardo. Occhiate di sfida, ma quanto a guadagni non c’è partita.

 

 

 

Il generale da quando ha pubblicato il “Mondo al contrario”, un anno fa, ha guadagnato un milione di euro così suddiviso: 800mila nell’anno fiscale 2023 come “scrittore di libri, autore”; i restanti 200mila,“introiti stimati per l’anno fiscale 2024” – è specificato – sono sotto la voce “libera attività frutto di fantasia e intelletto”. Capiamoci: tutti gli incassi citati nell’articolo, che si tratti di esponenti di destra o sinistra, sono del tutto legittimi, oltre che regolari, ci mancherebbe.

Saltiamo alla lettera “A” e vediamo la dem Lucia Annunziata, la quale nel 2021-2022-2023 dalla Rai ha incassato 992mila 479euro, a cui ne vanno sommati 17.250 come editorialista de La Stampa, 31.850 per 7 mesi al Sole 24 Ore, e 120mila come “consulente per l’ufficio comunicazione di Banca Ifis (giugno ’23-aprile ’24); altri 18mila euro da Fideuram come “remunerazione occasionale per la singola prestazione” in qualità di “speaking engagement” e ulteriori 37mila per il suo libro “L’inquilino”. Totale, un milione 216mila euro. Il collega Marco Tarquinio, anche lui dem, dal 2021 a metà 2023 come direttore di Avvenire ha ricevuto 661.568 euro, poi altri 65mila come editorialista dello stesso quotidiano dei vescovi. Restiamo alla “T”, Pasquale Tridico, padre del reddito di cittadinanza, eletto coi 5Stelle: 600mila euro all’anno quand’era a capo dell’Inps, 80mila da professore universitario e 60mila per una “prestazione occasionale per Società Editoriale Il Fatto Spa (Seif Spa), Consiglio scientifico”. Tra i Verdi è diventato onorevole Ignazio Marino, ex sindaco di Roma che come vicepresidente esecutivo della Thomas Jefferson University ha guadagnato 416mila dollari, 380mila euro.

 

 

 

CINEMA
Il sindaco di Riace Mimmo Lucano, euro-prodotto di Fratoianni, ne ha incassati 20mila grazie al suo libro “Il Fuori Legge”. Ce ne sono 10mila derivanti da “attività con casa di produzione cinematografica di Ruggero Di Maggio”, da sindaco (continua a esserlo nonostante l’elezione a Bruxelles) di euro ne riceve 2.200 al mese. Novantamila per il baffone del Pd Sandro Ruotolo quand’era senatore.

“Z” non come Zorro ma come Zingaretti Nicola, ex governatore dem del Lazio. Guardiamo il suo ultimo triennio: 110mila euro per ogni anno da presidente di Regione e una “retribuzione media” annua da deputato di 61mila. Letizia Moratti (Forza Italia) prendeva quasi 100mila euro da vicepresidente della Lombardia, poi 85mila nel 2022 e leggiamo di altri 50mila euro in qualità di presidente del Cda di Securfin Holding. Si torna alla “Z”, ad Alessandro Zan: da deputato del Pd guadagnava 99mila euro all’anno. Da amministratore unico di “Be Proud srl”, la società che organizzai gay pride, non figura un euro.