Operazione trasparenza
Foti, il diktat-FdI a Ursula: "Deve decidere, o noi o i Verdi"
Via ogni equivoco: la scelta di Ursula Von der Leyen dovrà essere tra i verdi e Fratelli d'Italia. Altrimenti, ognuno per la sua strada. A sottolinearlo in una intervista al Corriere della Sera, è Tommaso Foti, braccio destro della premier Giorgia Meloni e presidente del gruppo dei deputati di FdI alla Camera.
La partita è quella delle nomine Ue, con il voto decisivo tra poche ore che potrebbe confermare la presidenza della Commissione Ue per l'esponente tedesca della Ppe o, viceversa, silurarla sotto il peso dei franchi tiratori. "L’incontro con il gruppo di ECR mi pare abbia avuto carattere di estrema franchezza, come volevamo - spiega Foti al Corsera -. Dalle urne è emersa l’indicazione da parte dei popoli europei per una Commissione non più pesantemente influenzata dal furore ideologico sul green deal che impatta sull’automotive italiano, sul sistema della proprietà edilizia diffusa italiano. Poi c’è l’immigrazione, le politiche agricole...".
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Traduzione semplice semplice: se Ursula vuole il voto dei conservatori, deve mettere sul tavolo politiche di rottura rispetto a quelle di centrosinistra degli ultimi 5 anni, andando in contro anche alla evidente svolta a destra dell'elettorato europeo.
"Il confronto è stato franco. La disponibilità si verificherà sul programma che Von der Leyen presenterà", prosegue Foti, secondo cui "elementi di assonanza ci sono stati: penso alla disponibilità a nominare un commissario per la sburocratizzazione, aperture sull’immigrazione. Il voto quasi plebiscitario per Roberta Metsola, presidente del Parlamento, qualcosa dice. Aspettiamo giovedì. Mi pare la strada migliore per assicurare trasparenza sia a chi vota, sia all’opinione pubblica".
Il dubbio è se i 24 europarlamentari di FdI voteranno per il bis di Ursula: "È una decisione che sarà assunta sulla base della concretizzazione degli impegni che ci aspettiamo la presidente prenda. È evidente, però, che se si riproporrà il modello degli ultimi cinque anni, verso il quale il nostro dissenso è aperto, o se addirittura lo si irrigidirà, non ci sarà spazio per noi. Trovo impossibile che Von der Leyen possa contare sui voti dei Verdi e sui nostri".