Ultimatum

FdI, Foti contro Von der Leyen: "Sordi e ciechi, andranno a sbattere"

"Di indispensabili a questo mondo non ce ne sono tanti. Se Ursula von der Leyen ritiene di essere la migliore interprete dei risultati usciti dalle urne, presenti un programma all'altezza del voto di giugno". Così, intervistato dal Qn, Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera. 

Nel mirino la presidente della Commissione Ue e il suo atteggiamento nei confronti di Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia. Foti, a stretto giro, aggiunge: "Nessuno va con il cappello in mano a chiedere di essere rispettato perché riteniamo che un'equa e giusta considerazione all'Italia spetti di diritto". 

Significa che, allo stato attuale, FdI voterebbe contro la presidente uscente? "È evidente - risponde Foti - che se vogliono andare sulla strada tracciata nel recente Consiglio europeo, snobbando l'indicazione data dai cittadini nelle urne, con gli europei che hanno clamorosamente bocciato Macron e Scholz, vuol dire che sono sordi e ciechi e vanno a sbattere". Infine, sulla visita di Viktor Orban - presidente di turno Ua - a Vladimir Putin dice: "Quando si rappresenta l'Unione europea bisognerebbe assumere iniziative quanto meno concordate con la stessa".

Per inciso, stando a retroscena di stampa, anche Giorgia Meloni avrebbe "informalmente" recapitato un ultimo messaggio a Von der Leyen. La sostanza? Ci ascolti, oppure si scordi i nostri voti. Voti dei quali Ursula ha parecchio bisogno...