Urne avvelenate

Europee, scossone anche in Belgio: si dimette il premier liberale De Croo

Le elezioni europee fanno un'altra vittima: il governo del Belgio: il primo ministro Alexander De Croo, leader dei liberali di Open Vld, ha annunciato che lunedì rassegnerà le proprie dimissioni. 

Il premier belga si è congratulato domenica sera "con i vincitori di queste elezioni, la N-VA, Vlaams Belang e Vooruit", senza dimenticare "i nostri amici del MR nel Belgio francofono", durante il suo discorso all'evento della notte elettorale dei liberali fiamminghi. "Per noi è una serata particolarmente difficile, abbiamo perso. Domani, mi dimetterò dal mio posto di primo ministro, sarò un primo ministro dimissionario. Ma i liberali sono forti, torneremo".

 

 

 

Le dimissioni di De Croo si aggiungono al peggiori risultato di sempre dei socialdemocratici tedeschi dell'Spd da quando la Germania è riunita, con il cancelliere Olaf Scholz fermo al 14%, praticamente doppiato dai centristi della Cdu-Csu e soprattutto superato al secondo posto da Alternative fur Deutschland, il temuto partito di estrema destra. Terremoto politico ancora più clamoroso quello in Francia: il Rassemblement di Marine Le Pen stravince, Renaissance di Emmanuel Macron crolla e il presidente della Repubblica è stato di fatto obbligato a sciogliere il Parlamento indicendo nuove elezioni politiche per il 30 giugno e il 7 luglio prossimi.

 

 

 

A livello generale, Il più grande partito di estrema destra del Belgio è cresciuto, ma meno del previsto, nelle elezioni nazionali e regionali che si sono tenute nell'election day odierno. Il conteggio parziale delle schede suggerisce che il partito di estrema destra Vlaams Belang abbia raccolto circa il 22% dei voti nella regione fiamminga di lingua olandese, ma è stato comunque battuto dal partito conservatore N-va, con il 25%. I sondaggi pre-elettorali sulle intenzioni degli elettori avevano messo per mesi il Vlaams Belang sulla buona strada per diventare il più grande partito delle Fiandre, il che gli avrebbe permesso di ottenere la quota maggiore nel parlamento federale da 150 seggi. I risultati preliminari, tuttavia, mostrano che il N-va resta alla guida della coalizione di governo per le Fiandre. Il Paese linguisticamente diviso ha impiegato 493 giorni per mettere insieme una coalizione di governo composta da sette partiti dopo l'ultimo scrutinio del 2019.