Equilibri delicatissimi

Europee, il sondaggio: "Chi vota Mario Draghi presidente"

Sondaggi vietati a elezioni europee già iniziate. Ma nel giorno in cui i Paesi Bassi sono il primo paese ad aprire le urne di un voto, giudicato da molti decisivo per il futuro immediato e prossimo dell'Unione europea (una maratona elettorale di 4 giorni, in Italia si voterà sabato 8 e domenica 9 giugno, chiuderanno Francia e Germania solo domenica), sul Corriere della Sera viene pubblicato il risultato di un altro tipo di sondaggio, più "di scenario" per così dire. 

Secondo la rilevazione condotta dall’istituto di ricerca demoscopica Polling Europe nell’ultima settimana di maggio (su un campione rappresentativo della popolazione europea di età superiore ai 18 anni), i cittadini europei preferiscono come futuro presidente della Commissione Ue l'italiano Mario Draghi alla uscente Ursula Von der Leyen.  

 

 

 

I due leader di centro son protagonisti di un testa a testa: l'ex governatore di Bankitalia, numero 1 della Bce che con il suo ormai mitologico "Whatever it takes" ha già salvato l'Europa nella fase più drammatica della crisi economica globale (con il rischio concreto di default della Grecia e di "contagio" a livello continentale, 13 anni fa) è avanti di due punti rispetto alla rappresentante del Ppe, che pare intenzionata a passare dalla formula del tutti-dentro marcatamente di centrosinistra a una maggioranza più organica con popolari, conservatori e destra. Nello specifico, come riporta il Corsera, "il 49% degli intervistati sceglie Draghi mentre il 47% preferisce la presidente uscente von der Leyen".

 

 

 

Il meccanismo politico e istituzionale dell'Unione non prevede una diretta corrispondenza tra i voti per l'Europarlamento e la designazione del presidente della Commissione, una sorta di "premier europeo". Saranno infatti i singoli gruppi a Strasburgo a dover trovare la quadra, e in base alle geometrie e ai pesi usciti dal voto trovare un candidato presidente che possa riunire la più solida e ampia maggioranza possibile. L’indagine ha testato la notorietà e il tasso di gradimento di alcuni potenziali candidati. Ma già il fatto che il nome di Draghi sia il più gradito dagli elettori potrebbe indirizzare anche le scelte post-voto delle singole "famiglie" politiche europee. 

 

 

 

Conta molto anche la "mappa del gradimento" che emerge dal sondaggio europeo. Draghi è il preferito in Italia (68%) e nell’Europa del Sud (59%) mentre Ursula va forte in Germania (45%), Spagna (56%), Europa del Nord (54%), Europa centrale e dell’Est (53%). Significativo anche il dato sulla Francia, con il Rassemblement national di Marine Le Pen dato in vantaggio: tiepido gradimento sia per Draghi (33%) sia per Von der Leyen (29%). In generale, Draghi fa il pieno di appoggi tra i Liberali (59%) e, un po' a sorpresa, nella destra di Identità e democrazia (41% contro il 25% della presidente uscente) e tra i conservatori dell’Ecr (55% contro il 44%).