Lo scenario
Orban: "Occidente a un passo dal mandare le truppe". L'Ucraina "il vostro Vietnam"
Dopo il via libera da parte della Camera degli Stati Uniti al nuovo pacchetto di aiuti da 61 miliardi di euro a Kiev la risposta di Mosca non si è fatta attendere. "Le azioni di Washington e la sua immersione sempre più profonda in una guerra ibrida contro la Russia si tradurrà nello stesso clamoroso e umiliante fiasco avvenuto in Vietnam e Afghanistan. Gli scopi e gli obiettivi dell'operazione militare speciale saranno pienamente raggiunti", ha tuonato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova.
Secondo gli esperti dell'Institute for the Study of War ora Mosca intensificherà gli attacchi cercando di sfruttare la "finestra" prima dell'arrivo dei nuovi aiuti statunitensi. Intanto il ministero della Difesa russo ha annunciato che le truppe hanno preso il controllo del villaggio di Bogdanovka nel Donbass. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rinfrancato dalle notizie provenienti dagli Stati Uniti, ha affermato che grazie ai nuovi armamenti "di cui abbiamo tanto bisogno" ora Kiev "avrà una possibilità di vittoria".
L'appello del presidente ucraino agli alleati occidentali è quello di fare presto, a partire dalla consegna dei sistemi di difesa aerea Patriot che "devono arrivare nelle mani degli ucraini subito". Una volta che anche il Senato darà il via libera all'approvazione degli aiuti militari a Kiev e il presidente Biden firmerà la legge il Pentagono potrebbe inviare gli aiuti militari a Kiev in meno di una settimana. Funzionari statunitensi hanno infatti sapere che gli Usa hanno una "massiccia" dotazione di armamenti "pronti a partire" per l'Ucraina.
Se gli Stati Uniti, dopo mesi di stallo, hanno fatto la loro mossa l'Europa non parla con una voce sola. Mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani, insieme alla stragrande maggioranza dei suoi colleghi e ai vertici di Bruxelles, ha parlato di "svolta decisiva" il primo ministro ungherese Viktor Orban ha manifestato il suo dissenso. "Siamo ad un passo dall'invio di truppe in Ucraina da parte dell'Occidente. Questo è un vortice di guerra che potrebbe spingere l'Europa nel profondo. Bruxelles sta giocando con il fuoco", ha avvertito ribadendo che Budapest intende "restare fuori" da questa spirale. L'Ucraina sarà al centro anche degli incontri che Antony Blinken, avrà nei prossimi giorni in Cina. Secondo quanto hanno riportato alcuni media americani il Segretario di Stato americano lancerà un avvertimento a Pechino spiegando che gli Usa sono pronti a sanzioni nei confronti della Cina se non fermerà la fornitura alla Russia di tecnologie a duplice uso, civile e militare, per aiutare le sue forze armate come semiconduttori e macchinari.