Ex premier
Mario Draghi, l'avvertimento alla Ue: "Proporrò un cambiamento radicale"
"Credo che la coesione politica della nostra Unione richieda che agiamo insieme, possibilmente sempre": il monito arriva da Mario Draghi, relatore per il rapporto sul futuro della competitività europea, intervenuto alla conferenza di alto livello a La Hulpe sul pilastro europeo dei diritti sociali organizzata dalla presidenza di turno Ue del Belgio. "Dobbiamo essere coscienti - ha proseguito Draghi - che la coesione politica è minacciata dai cambiamenti del resto del mondo".
"Ripristinare la nostra competitività non è qualcosa che possiamo ottenere da soli o gareggiando a vicenda. Ci impone di agire come Unione europea in un modo che non abbiamo mai fatto prima", ha sottolineato ancora l'ex premier. Un appello, il suo, che giunge in un momento complicato a livello geopolitico. "Abbiamo bisogno di un'Unione europea che sia adatta al mondo di oggi e di domani - ha proseguito Draghi -. Quello che proporrò nel mio report è un cambiamento radicale: questo è ciò di cui abbiamo bisogno".
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L'ex numero uno della Bce ha poi sottolineato: "Il mondo sta cambiando rapidamente e ci ha colti di sorpresa. Ma soprattutto altre regioni non stanno più giocando rispettando le regole e stanno attivamente elaborando politiche per rafforzare la loro posizione di competitività". Inoltre, ha spiegato che manca in Europa una strategia industriale: "Non abbiamo avuto un industrial deal a livello europeo, nonostante la Commissione stia facendo ogni suo sforzo per colmare questo gap. E ancora: "Investiamo meno di Stati Uniti e Cina nel digitale e nelle tecnologie avanzate, compresa la difesa. Ci sono solo quattro top player europei tra le prime 50 aziende globali".